L’ascensore è situato in un posto proibitivo all’ospedale di Alcamo e crea disagi e pericoli per pazienti e infermieri. È l’allarme lanciato dal Cgs Nursind che ricorda come il problema sia segnalato dal 2015 senza che nessuno si sia mai fatto carico di affrontarlo e risolverlo.
In pratica, spiega il sindacato, l’accesso avviene da una curva del corridoio a 90 gradi, esattamente dietro a una pesante porta tagliafuoco “cieca” che si apre contro i pazienti barellati, mentre sono in attesa dell’apertura delle ante dell’ascensore. Ci sono poi dislivelli che minano la sicurezza di chi transita e costringono a enormi sforzi gli operatori che trasportano le barelle in pendenza. Senza dimenticare che le rampe di accesso agli ascensori sono costituite da griglie metalliche non schermate che ledono l’intimità di chi sosta o transita, con liquidi e sporcizia in caduta libera dalle rampe superiori verso il basso.
Salvo Calamia, segretario territoriale del sindacato autonomo degli infermieri, e Diego Motisi dello stesso sindacato, spiegano che “spostare la lettiga comporta manovre e movimenti rischiosi e pesanti. Tra l’altro il personale è costretto a posarla per andare a premere il pulsante di prenotazione dell’ascensore. Si corre pure il rischio di essere pesantemente travolti dalla porta tagliafuoco che si trova a ridosso dell’ascensore. Si tratta di una porta di accesso all’unità operativa di Radiologia molto transitata. Come se non bastasse si rischia di consentire a chiunque di entrare nei reparti anche negli orari di chiusura o di notte. Rinnoviamo l’appello a salvaguardare utenti e personale. Ci auguriamo che questa Direzione aziendale, a differenza del passato, voglia finalmente intervenire per risolvere le criticità che abbiamo descritto”.