Come spesso accade in ogni tornata elettorale, in un modo o in un altro, dicono tutti di aver vinto, infatti c’è chi perde rispetto alle nazionali, ma sottolinea che alle precedenti europee è un risultato ottimo, poi c’è chi dice che è primo, chi sta recuperando, chi è l’ago della bilancia e chi ha vinto e basta. Tutti questi però, si guardano bene dal dire che è l’astensionismo il primo partito in Italia ed è da tempo che aumenta, ma si sa, per una società sempre più legata al potere della comunicazione, che è diventata più importante della realtà, non bisogna altro che far passare il virtuale per il reale.
Bisogna essere onesti, qualcuno ha vinto, anche se questo non significa che questi dica e faccia le cose giuste, in particolare sul “fare” c’è sempre molta carenza in politica, ma non si può negare che la percentuale ottenuta sia di gran rilievo, specialmente se si pensa al quelle davvero non rilevanti da cui partiva, e in più non si può negare il buon risultato al Sud, dove i cittadini hanno perdonato il passato e hanno sposato la nuova linea.
Poi c’è chi ha perso una marea di voti rispetto alle europee del 2014, ma si dice vincente perché guadagna rispetto alla ultima tornata elettorale.
Infine c’è chi ha perso ma ha vinto, perché? Perché sono bravi comunicatori e troveranno il modo per dire che hanno vinto.
Hanno vinto tutti.