Gli trovano una “lupara” con matricola abrasa e due colpi già in canna

Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 giugno una pattuglia della Stazione Carabinieri di Calatafimi Segesta, comandata dal Maresciallo De Rosa, trovandosi a transitare in contrada Gorga, notava un automobilista fermo a bordo strada che, alla guida di una Hyundai, era andato ad impattare autonomamente contro un terrapieno presente a bordo strada, distruggendo la parte anteriore del proprio veicolo.

I militari, notando la scena, si fermavano per verificare le condizioni di salute del conducente e della propria compagna, che gli sedeva a fianco, riscontrando l’assenza di feriti ma soli danni alle cose.

Nel corso delle operazioni di ausilio e soccorso, i militari si insospettivano per l’atteggiamento eccessivamente nervoso – oltre il comprensibile stato di agitazione derivante dall’aver appena avuto un incidente – del conducente, identificato in Battaglia Girolamo, alcamese ma domiciliato a Calatafimi Segesta nei pressi del luogo del sinistro stradale, e decidevano pertanto di procedere ad una perquisizione personale e veicolare, ma ottenendo esito negativo.

I militari operanti tuttavia non convinti dell’esito delle due perquisizioni, decidevano di portarsi ugualmente presso l’abitazione del Battaglia per approfondire il controllo, stavolta domiciliare. Solo a questo punto si riusciva a evidenziare che l’istinto dei militari, fondato sul mero sospetto, non sbagliava. Nella camera da letto infatti, ben occultata sotto il letto, i Carabinieri trovavano un fucile a canne mozze del tipo “lupara” con matricola abrasa e due colpi già in canna, pertanto già pronta a sparare.

Constatato il rinvenimento della pericolosa arma da fuoco perfettamente funzionante, i militari traevano in arresto Battaglia Girolamo, pensionato incensurato classe ’42, per detenzione di arma clandestina (art. 23 L. 110/75).

Dopo il foto-segnalamento effettuato negli uffici della Compagnia Carabinieri di Alcamo e d’intesa con l’Autorità Giudiziaria trapanese, i Carabinieri provvedevano ad accompagnare in stato di arresto il Battaglia presso il carcere di Trapani, in attesa del rito di convalida.

In seguito all’udienza di convalida il GIP del Tribunale di Trapani convalidava l’arresto, rigettando la richiesta del PM di applicazione al Battaglia della custodia cautelare in carcere ed accoglieva invece la richiesta del difensore di fiducia Avv. Mario Sanacore ordinando la immediata scarcerazione e l’applicazione dell’obbligo di presentazione giornaliera alla p.g..
L’arma, perfettamente funzionante, sarà sottoposta ad accertamenti per capirne la provenienza, il paese di fabbricazione e se la stessa è stata utilizzata per la commissione di delitti che negli anni sono stati consumati nell’hinterland trapanese.
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