PALERMO. La Sicilia è una Regione tra le più a rischio in Italia, quindi era necessario un Piano per la lotta alla desertificazione. Il Governo Musumeci, in occasione della Giornata Mondiale contro la desertificazione, ha approvato un documento predisposto, dall’Autorità regionale idrica, grazie al contributo di un Comitato tecnico-scientifico nominato dal presidente della Regione in rappresentanza dei quattro atenei dell’Isola e dei rappresentanti degli Ordini professionali interessati.
In sintesi un’azione per sostanziare azioni utili nel contrastare un fenomeno che rischia di fare danni innumerevoli alla regione Sicilia.
I principali fenomeni di degrado in Sicilia sono legati all’erosione e alla salinizzazione dei suoli, all’aridità e siccità e all’impatto delle attività antropiche.
Le azioni di maggior rilievo che verranno messe in campo sono quelle relative al contrasto dei fenomeni erosivi, prevedendo interventi di forestazione e di manutenzione del territorio. Altri opere rilevanti sono quelle relative al miglioramento della gestione delle risorse agricole e quelle mirate alla riduzione dell’impatto delle attività antropiche e all’attuazione di pratiche di sviluppo sostenibile
Con questa logica è stata prevista anche l’istituzione di un gruppo di coordinamento inter-assessoriale coordinato dall’Autorità idrica della Sicilia. Inoltre il Piano mira al coinvolgimento degli attori sociali direttamente interessati, prevedendo al riguardo la definizione e l’attivazione di idonei processi di partecipazione pubblica.
In particolare, hanno collaborato alla stesura del testo, oltre al segretario dell’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia Franco Greco e al direttore della Struttura commissariale per la lotta contro il dissesto idrogeologico Maurizio Croce: il direttore del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale, aerospaziale e dei materiali dell’università di Palermo Goffredo La Loggia; Giuseppe Tito Aronica docente di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia del dipartimento di Ingegneria dell’università di Catania; la professoressa Carla Lucia Faraci, associato di Idraulica dell’università di Messina; il docente di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia della Kore di Enna Gabriele Freni; il presidente regionale della Consulta degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori Giuseppe Falzea; il presidente regionale dell’Ordine dei geologi Giuseppe Collura; Vincenzo De Blasi in rappresentanza dell’Ordine dei biologi; Salvatore Alecci dell’Ordine degli ingegneri; il presidente regionale dell’Ordine degli agronomi e forestali Baldassare Zinnanti; il consigliere della Federazione nazionale dell’Ordine dei chimici e dei fisici Daniela Maria Aita; il docente dell’università di Palermo Aurelio Angelini.
Questa iniziativa però non è stata esente da polemiche, infatti l’Onorevole regionale del M5S, Valentina Palmeri, ha sottolineato che è “Una buona notizia specie nella giornata mondiale contro la desertificazione. Peccato che Musumeci ometta volontariamente di dire che questo piano è frutto di una mozione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars che impegna il governo in quella direzione”.
“Ovviamente, non ci interessa la paternità di un atto di assoluto buon senso – sottolinea Palmeri – ma sarebbe stato opportuno fare un accenno ad un lavoro che parte dal parlamento. Allo stesso modo è necessario un impegno da parte di tutti noi cittadini per combattere un fenomeno che può essere arrestato anche con le nostre buone pratiche, oltre che con investimenti pubblici e atti politici concreti e decisi a tutela dell’ambiente”.