È successo ad Alcamo Marina, i ragazzi di “Extinction Rebellion” hanno colpito ancora.
I membri del movimento socio-politico non violento, per evitare i cambiamenti climatici imminenti, ancora una volta si ribella in nome del pianeta. Al centro della loro azione alcuni eventi, con lo scopo di scuotere gli animi di chi ancora chiude gli occhi di fronte evidenza. Gli attivisti in un loro comunicato stampa hanno dichiarato “Durante la notte di ferragosto un gruppo di ribelli si è organizzato tramite i social e il passaparola per ripulire la spiaggia di Alcamo Marina durante le prime ore dell’alba. I problemi però non sono stati causati solamente da coloro che hanno abbandonato i rifiuti in spiaggia, ma anche dal sistema tossico di produzione e smaltimento dei rifiuti. La società dei consumi e dell’usa e getta sta distruggendo la terra e la biosfera; ridurre e riutilizzare sono più importanti di riciclare, ma quando i rifiuti correttamente differenziati vengono buttati in discarica tutti insieme, la resistenza è l’unica scelta che rimane ai normali cittadini.
I giovani però non si sono limitati alle parole, ma hanno deciso di agire con dei gesti concreti, precisamente, un murales sui muri di Alcamo Marina, mettendo in atto una “resistenza civile” che potesse informare in maniera simpatica la popolazione. “Con questa azione si è tentato di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini su questo importantissimo problema attraverso la musica, l’arte e la solidarietà. Il murales ha avuto proprio questo scopo: mandare un messaggio chiaro e immediato proprio lì, nel puto dove pochi giorni fa si è svolta un’altra azione di protesta. Le immagini parlano chiaro di ciò che resta delle nostre spiagge, dei nostri figli, del tempo che continua a scorrere rappresentato dalla clessidra, simbolo del movimento stesso. Quella clessidra necessita di essere capovolta, agire subito per salvare la nostra vita sulla terra, prima che sia troppo tardi”.