Quinta edizione del festival in programma dal 6 all’8 settembre. Il programma
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Organizzato dall’associazione Trinart con il patrocinio del Comune, il festival prevede tre giorni di attività come mostre, presentazioni di libri, concerti, laboratori che spaziano dall’intreccio passando per l’uncinetto e la danza. Lo scopo del festival è quello di un “pacifico e prolifico incontro tra culture diverse diffondendo l’arte in ogni sua espressione”. Quest’anno il festival ospita il progetto umanitario Mediterranea.
Il programma prende il via il 6 Settembre alla villa Regina Margherita, alle ore 18, con l’inaugurazione della mostra e video art “Transumanze Projet”. Alle ore 19,30 la presentazione del libro “Come ape e fiore” a cura di Navarra Editore, alle ore 20 workshop gratuito “Intrecciamo e riconosciamo la palma nana” per adulti e bambini. Alle ore 21 Talk progetto “Transumanze Projet” e “Cosa sono le cupole geodetiche?”. Alle ore 22,30 concerto di Chris Obehi presso il Picolit pub.
Il 7 settembre, sempre alla villa comunale Regina Margherita, alle ore 19 mostra e video art “Transumanze Projet”, alle ore 20 talk e prova aperta de “Il Qi Gong”, alle ore 20,30 Talk Medditeranee a cura di Fausto Melluso ed alle ore 22,30 Surprise concert presso il Picolit Pub.
Conclusione del Castellammare Culture fest giorno 8 settembre: alle ore 20 mostra e video art “Transumanze Projet”, alle ore 19,30 la presentazione del libro “Le ricamatrici” a cura di Navarra Editore, alle ore 20,30 laboratorio “Ricamatrici per un ora” a cura di Antonia Catanese e, alle ore 21,30, laboratorio di danza chacarera argentina a cura di Sebastian Torres. Conclusione, alle ore 22.30, con il concerto dei “Pacha Kama” presso il Picolit Pub
Trinart ha anche creato un luogo di scambio culturale alla periferia di Castellammare del Golfo: “residenza d’artista Fraginesi”.
“Un luogo d’incontro, di scambio, un luogo di crescita collettiva in cui il tempo è il più apprezzato dei doni. Noi abbiamo messo a disposizione il nostro di tempo tramite lo strumento che meglio sapevamo utilizzare: l’arte. Non è stato però tutto così semplice perché organizzare una serie di eventi richiede tanta destrezza burocratica ed energia organizzativa sul campo: eppure armati di entusiasmo e voglia di conoscenza e condivisione siamo riusciti in pochi anni a realizzare non solo il festival, ma abbiamo anche costituito un’associazione, a partire dal nostro collettivo d’arte, per condividere conoscenza del territorio, incontro tra culture, arte, tempo e sorrisi”.