Processo contro i presunti falsi testi in Corte di Assise per il delitto Rostagno: un teste ha parlato dei buoni rapporti tra Cicci Cardella e la massoneria trapanese
Francesco Cardella, fondatore con Mauro Rostagno della comunità terapeutica per tossicodipendenti Saman di Lenzi, morto nell’agosto 2011, “era apprezzato da esponenti di spicco della massoneria trapanese”. La circostanza emerge dalla testimonianza del massone Nino Corselli, già funzionario della
polizia municipale di Trapani, nel processo che vede imputati 13 persone accusate di aver reso falsa testimonianza nel processo per l’omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, avvenuta a Lenzi il 26 settembre 1988. Corselli, il cui nome è tra gli iscritti alla loggia segreta Iside 2 (poi transitato nella loggia Hiram), ha detto che Antonino Gianquinto, pure lui massone ed uno dei 13 imputati, “considerava Cardella – il guru della comunità Saman – meritevole di essere rispettato per la sua personalità spirituale”. Il teste ha riferito che, con i fratelli massoni, Gianquinto “parlava molto bene di Cardella”.
polizia municipale di Trapani, nel processo che vede imputati 13 persone accusate di aver reso falsa testimonianza nel processo per l’omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, avvenuta a Lenzi il 26 settembre 1988. Corselli, il cui nome è tra gli iscritti alla loggia segreta Iside 2 (poi transitato nella loggia Hiram), ha detto che Antonino Gianquinto, pure lui massone ed uno dei 13 imputati, “considerava Cardella – il guru della comunità Saman – meritevole di essere rispettato per la sua personalità spirituale”. Il teste ha riferito che, con i fratelli massoni, Gianquinto “parlava molto bene di Cardella”.
*fonte Ansa