“Entro il 2020 dovranno essere completate tutte le procedure di stabilizzazione per i lavoratori Asu della Sicilia. La proposta è stata approvata nell’ambito della riscrittura del maxi-emendamento in commissione V. Ora la palla passa all’aula. Si inizia così finalmente, a tracciare la strada che porterà alla definitiva stabilizzazione di questi lavoratori negli enti locali, dopo 25 anni di lavoro nero legalizzato ai danni di una categoria di precari pubblici da sempre strumentalizzata e usata dalla politica come bancomat di voti in campagna elettorale”.
Ne danno notizia i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro, Valentina Zafarana e Antonio De Luca, che proprio questa estate hanno girato in Sicilia, conducendo delle “agorà” pubbliche in cui hanno incontrato e ascoltato i lavoratori precari per individuare le possibili iniziative finalizzate alla stabilizzazione. Con il provvedimento appena adottato dalla commissione e che andrà al vaglio dell’Aula, gli enti avranno 90 giorni dall’entrata in vigore dalla legge per completare le procedure di stabilizzazione, anche con fuoriuscite e mobilità verso altri enti. In caso di inadempienza, agli enti si sostituirà direttamente l’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, che procederà con le stabilizzazioni.
“Questo provvedimento, una volta diventato legge – proseguono – insieme alle necessarie assunzioni esterne, potrà dare linfa vitale a quegli enti che cominciano a soffrire dei pensionamenti legati sia alla quota 100 che all’invecchiamento generale del personale. Siamo riusciti inoltre a far prendere un impegno formale in commissione all’assessore del Lavoro, Antonio Scavone per quanto riguarda il tema della storicizzazione delle somme necessarie per l’impiego del personale, stimato fino al 2039 e per il quale non c’è al momento la necessaria copertura finanziaria”.