Diventa sempre di più incandescente la situazione all’interno del carcere Pietro Cerulli di Trapani. Poco dopo pranzo infatti un detenuto del reparto Mediterraneo ha aggredito e ferito tre agenti, due dei quali finiti al pronto soccorso. Una aggressione senza un perché. L’agente ferito al capo con una sbarra di ferro (si trattava del piede di una scrivania che si trovava nella stanza) era andato infatti a prelevare il detenuto per condurlo in un’altra stanza per un accertamento del consiglio di disciplina. L’agente è stato colpito violentemente al capo con la sbarra (è il più grave), poi l’arrivo del secondo agente a cui è arrivato un pugno dritto in faccia ed infine il terzo agente coinvolto suo malgrado nel tafferuglio. Il detenuto poco prima aveva aggredito un compagno di cella e per tale motivo stava per essere allontanato. Non era nuovo ad intemperanze del genere. Già qualche settimana fa aveva dato alle fiamme un materasso. Ora arriva la denuncia dal segretario regionale della Uilpa Gioacchino Veneziano. “L’aggressione è avvenuta nel reparto mediterraneo, dove sono richiusi oltre 200 detenuti comuni, controllati da appena 6 Poliziotti, e solo grazie al tempestivo intervento del Comandante della Polizia Penitenziaria di Trapani Commissario Capo Giuseppe Romano unitamente ai pochi uomini disponibili ha evitato il peggio, e i tre colleghi sono stati prontamente trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Trapani per le verifiche sanitarie necessarie”. Nelle scorse settimane già si è parlato a più riprese della situazione del carcere e soprattutto della mancanza di agenti. “Siamo stanchi di trasmettere bollettini di guerra – sottolinea ancora Veneziano – mediamente nella carceri italiane avvengono 12 casi di aggressione al giorno nei confronti di Poliziotti Penitenziari, ma al netto delle chiacchiere del Capo del Dipartimento Francesco Basentini e delle telefonate ai Poliziotti feriti del Ministro Bonafede, la Polizia Penitenziaria in questi ultimi 18 mesi di buona politica penitenziaria non ha visto nulla di cambiato”. Veneziano chiede al Ministro della Giustizia: “di ripresentare al Consiglio dei Ministri le modifiche del codice penale che riguardavano i Poliziotti, con la necessaria norma di aumento reale dell’organico del Corpo di polizia penitenziaria considerato che ormai si tratta solo di portate la pelle sana a casa”. La UILPA, condanna il vile gesto nei confronti dei colleghi e “auspica una punizione esemplare per evitare anche l’effetto emulazione, augurando una pronta guarigione ai poliziotti coinvolti”. Annuncia anche il coinvolgimento di tutte le sigle sindacali “per iniziare un percorso di lotta unitario per un reale cambiamento di rotta che tenga conto delle mutate esigenza della Polizia Penitenziaria si in termini di sicurezza passiva che attiva”.