Passato, presente e futuro del Partito Democratico alcamese. E dopo il Governo M5S-PD?

Un passato glorioso per il Partito Democratico, poi il tracollo e le defezioni, infine la rinascita, ma ora quale futuro dopo i risvolti nazionali con la nascita del Governo M5S-PD e che influenza avrà sulle future scelte locali. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Nicola Bambina, coordinatore del Partito Democratico di Alcamo.

Un Partito Democratico che a livello nazionale vede alcuni esponenti, anche di spicco, aderire al partito di Renzi, ad Alcamo ci sono o si prospettano passaggi alla corte di Renzi?

“Tutte le scissioni sono sempre dolorose e incomprensibili e quest’ultima non fa eccezione, nonostante i consueti strascichi polemici e le lunghe spiegazioni che non spiegano nulla. Personalmente invito, invece, a guardare avanti: la sinistra italiana è attesa da una stagione di governo complicata e un difficile rinnovamento che il PD ha l’onere di favorire e guidare, chiamando tutti a farsi carico delle urgenti risposte alle nuove generazioni sulle emergenze ambientali di un pianeta che muore e alle nuove povertà dimenticate da società sempre più ingiuste. Ad Alcamo, in particolare, non si annunciano scissioni e non ho notizie di defezioni individuali, quindi continuiamo per la nostra strada senza perplessità. Semmai oggi, più di ieri, col PD al governo, si avverte tutto il rischio della perdurante assenza di una efficiente rete organizzativa territoriale, capace di far sentire la voce del PD ma anche attenta ai bisogni dei territori e delle comunità”.

Ad Alcamo il Partito Democratico ha vissuto scissioni e ha visto formarsi compagini di ex compagni di viaggio, nate da liti interne e da una storia di anni e anni di governo che però ha avuto un esito elettorale negativo. Che rapporto ha l’attuale PD con questa storia?

“Personalmente, ritengo che guardare sempre al passato fa perdere di vista gli obiettivi futuri; oggi nella nostra città il Partito Democratico è una realtà attiva, con una presenza costante di uomini e donne, giovani e meno giovani che parlano e immaginano una comunità che sia giusta ed equa. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere altre persone in questo processo di crescita umana e di cittadinanza attiva”.

Si parla tanto di Sinistra, ma il PD è visto come una forza moderata, che nel recente passato ha avallato politiche addirittura molto a destra, il partito alcamese?

“Le categorie classiche di Destra e Sinistra esistono ancora? Io penso di no perché da diversi anni sono venuti meno i presupposti politici, sociali, culturali che definivano i blocchi elettorali. Piuttosto parlerei di poli di aggregazioni tra chi mette al primo posto i diritti inerenti l’Uguaglianza e chi invece persegue politiche di Diseguaglianza. Se mi riferissi all’aggettivo “Moderato” da lei usato nella sua domanda, ebbene, si , siamo una forza moderata che rappresenta milioni di cittadini contrari ad ogni forma di estremismo e di aut aut radicali”.

Nuovo Governo nazionale 5 Stelle-PD. Ad Alcamo c’è sempre stato un forte frizione tra voi e i grillini, si prospetta un cambio di prospettive?

“Abbiamo più volte sostenuto che questa forma di aggregazione non ci convince: Il Partito Democratico di Alcamo non fa guerre di religione, ci faremo trovare pronti per sostenere un progetto che contenga idee di sviluppo per la nostra città e le alleanze non si faranno a prescindere, ma con chi possiamo avere convergenze su una piattaforma programmatica . Saranno poi gli elettori a fare una serena valutazione su quello che sono stati i cinque anni di amministrazione 5 stelle e le diverse proposte che verranno elaborate e presentate alla città.

Io penso che l’alleanza di governo, nata per arginare la deriva sovranista, non possa avere ripercussioni nella nostra città. Un conto è comporre una maggioranza parlamentare, un altro conto replicare sul territorio alleanze che non verrebbero comprese dai cittadini : prima di tutto perché è nettamente prevalente la presenza grillina in Consiglio Comunale, poi perché il consigliere Cracchiolo ha espresso in diverse occasioni la propria posizione critica in merito alle scelte dell’Amministrazione”.

Se lei dovesse scegliere tra seguir un concerto all’aperto e uno al teatro dello stesso cantante o gruppo, cosa sceglierebbe?

“Ho già vissuto questa esperienza con Bruce Springsteen e Niccolò Fabi e la risposta che posso dare è simile a quella di un bambino a cui si chiede se vuole più bene a papà o a mamma.

Nel concerto si vive il sentimento primordiale del ritmo, nel teatro si percepisce l’intimità della relazione espressa dalle parole”.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.