Traffico e spaccio di sostanze stupefacenti

PALERMO. Nell’ambito di controlli mirati al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio metropolitano, i “baschi verdi” del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un soggetto, tale M.A. (classe 1970) e alla denuncia a piede libero di altro soggetto, noto agli operanti, di origini tunisine, che all’atto dell’intervento si dava alla fuga.

L’attività operativa si è svolta nel quartiere Zisa e, precisamente, tra Piazza Ingastone e Via Cipressi, zone già in passato interessate da operazioni di servizio finalizzate alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Grazie anche all’infallibile fiuto del cane antidroga “F-MIA”, sono state rinvenute e sequestrate complessivamente 161 dosi di sostanze stupefacenti varie tra: “Cocaina”, “Eroina Gialla”, “Crack” e “Marijuana”, per un totale di gr. 28,14. Oltre a ciò, è stata rinvenuta sostanza da taglio del peso complessivo per gr. 7,97 e bilancino nonché altri strumenti del mestiere.

In particolare, M.A., agli arresti domiciliari per altri reati, deteneva la sostanza stupefacente già confezionata e suddivisa in dosi pronta per essere ceduta.

Nel corso delle operazioni di perquisizione dell’abitazione, i finanzieri notavano altresì che il contatore dell’energia elettrica era staccato dalla parete e che, dunque, era stato creato un allaccio abusivo di corrente elettrica. Per tale motivo, dopo l’accertamento dei tecnici dell’Enel, appositamente intervenuti, al M.A. è stato contestato anche il furto aggravato (artt. 624 e 625 c.p.) di energia elettrica.

Al termine delle attività di servizio, il M.A. è stato condotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli”.Successivamente, in data 04 ottobre 2019, il GIP ha emesso un’ordinanza di Custodia Cautelare in carcere anche per il tunisino fuggitivo, che è stato immediatamente rintracciato ed arrestato dai militari del Gruppo Pronto Impiego nella mattinata del 5 ottobre, e tradotto presso il sopracitato istituto carcerario.

La suddivisione in numerose dosi già pronte e soprattutto la varietà delle sostanze stupefacenti rinvenute, testimonia come i due soggetti tratti in avessero allestito un vero e proprio “supermercato” dello spaccio.

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