TRAPANI. Nella giornata di oggi, 23 ottobre 2019, i Carabinieri delle Stazioni di Erice e Trapani Borgo Annunziata, hanno effettuato uno specifico servizio per contrastare il commercio di sostanze stupefacenti, traendo in arresto per detenzione ai fini di spaccio, Cangemi Alberto, trapanese cl.71, disoccupato con precedenti di polizia, trovato in possesso complessivamente di grammi 11,55 di hascisc e grammi 12,37 di cocaina.
I Carabinieri, già da qualche tempo, stavano svolgendo delle indagini tenendo sotto controllo i movimenti dell’arrestato e, nel corso di un mirato servizio di osservazione, notavano la sua presenza, già alle prime luci del mattino,nel piazzale di fronte la sua abitazione dove stazionavano diversi veicoli i cui conducenti avevano gli inconfutabili atteggiamenti tipici degli acquirenti di stupefacenti. Nel momento ritenuto più opportuno i militari sono intervenuti per svolgere le necessarie perquisizioni, tuttavia, il Cangemi, che indossava una felpa con cappuccio che gli copriva parzialmente il volto, essendosi accorto della presenza dei militari dell’Arma, dava un calcio ad un involucro e si allontanava velocemente nel tentativo di far perdere le proprie tracce. I militari operanti riuscivano prontamente a bloccare il giovane e procedevano alla perquisizione personale che permetteva di recuperare 4 dosi di cocaina e 2 dosi di hascisc abilmente occultate nei vestiti, oltre alla somma di euro 140,00 in contanti,verosimilmente provento della attività di spaccio
Data la situazione, i militari decidevano di svolgere più approfonditi accertamenti, in primis con l’intervento dell’unità cinofila dell’Arma, il pastore tedesco “Derby” che dava il suo prezioso contributo con il recupero del sacchetto di plastica di cui si era sbarazzato il Cangemi, che è risultato contenere ulteriori 8 dosi di hascisc e 15 di cocaina. All’interno dell’appartamento venivano, invece recuperati 2 bilancini elettronici di precisione e altro materiale utile per il confezionamento delle dosi. Il tutto veniva posto immediatamente sotto sequestro.
Il soggetto, al termine delle attività di perquisizione e concluse le formalità di rito, veniva dichiarato in stato di arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio direttissimo.