Raggiungibile solo via mare, l’anfratto è 15 metri di altezza su livello del mare. Custodisce affreschi medievali rimasti parzialmente integri
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. “Tutelare e mettere in sicurezza la Grotta di Santa Margherita verificando la possibilità di realizzare un percorso pedonale agevole e salvaguardare i preziosi affreschi al suo interno”. Lo fa presente il sindaco Nicola Rizzo dopo aver convocato al Comune un tavolo tecnico per discutere del recupero della grotta di Santa Margherita: subito dopo il porto in direzione di Punta Pirale è raggiungibile solo via mare ma per chi consoce il percorso. Profonda circa 17 metri, al suo interno custodisce affreschi medievali rimasti parzialmente integri poiché l’anfratto si trova quasi a 15 metri di altezza su livello del mare e la roccia è a strapiombo sul mare. L’icona di Santa Margherita, la madonna col bambino e un santo, nonché un pesce sono ancora ben visibili ma altre immagini sulla sinistra sono danneggiate
Al tavolo tecnico convocato dal sindaco Nicola Rizzo, oltre al presidente del consiglio comunale Mario Di Filippi erano presenti rappresentanti della Forestale, Soprintendenza, Associazione Cai, associazione Bc Sicilia, Capitaneria di porto, Università di Palermo, Gal Elimos e Cnr.
“Ho convocato un tavolo tecnico per discutere della messa in sicurezza e del recupero della grotta di Santa Margherita poiché il nostro fine è principalmente quello di tutelarla unitamente ai pregevoli dipinti al suo interno ma anche renderla accessibile in un secondo momento -afferma il sindaco Nicola Rizzo-. Esperti ed associazioni come Bc Sicilia ne hanno discusso nel corso di convegni anche recenti sulla conservazione e fruizione ma l’incontro tecnico è stato convocato al fine di coinvolgere gli enti preposti alla tutela concordando con la soprintendenza, forestale, nonché capitaneria di porto, demanio ed il Cai -che offre l’opportunità agli esperti speleologi di visitarla- come mettere in atto misure di salvaguardia e futura fruizione prevedendo anche la realizzazione di un percorso pedonale per raggiungerla. Abbiamo coinvolto anche il Gal Elimos, l’Università degli studi di Palermo ed il Cnr, che possono offrirci grande supporto anche per la salvaguardia e valorizzazione degli antichissimi affreschi che si trovano sulle pareti della grotta alcuni dei quali già da anni sono poco visibili e attiveranno un’attività di monitoraggio in tempi brevissimi per verificare lo stato attuale delle condizioni ambientali della grotta e degli affreschi. Dopo aver sentito i pareri degli enti ed aver acquisito la disponibilità alla collaborazione tecnico-progettuale, convocheremo un altro tavolo di discussione -conclude il sindaco Nicola Rizzo- che allargheremo ad associazioni e gruppi interessati ad una progettualità che può sviluppare anche un interessante risvolto turistico -culturale”.