Durante il fine settimana appena trascorso, per la durata di tutta le intere giornate, in varie località della Provincia di Trapani, militari del Centro Anticrimine Natura (in forza al Nucleo Cites di Palermo e al distaccamento di Trapani) hanno messo in atto una serie di servizi rivolti al contrasto dell’attività di bracconaggio, fenomeno sempre più in crescita nel nostro territorio, oggetto di svariate riunioni di coordinamento tra forze di polizia svolte presso la locale Prefettura alla ricerca di una efficace soluzione al problema.
A conclusione del servizio i militari operanti deferivano all’Autorità giudiziaria
P. V. trapanese classe 1961 in quanto sorpreso in comune di San Vito lo Capo loc. Piano di Sopra a esercitare attività venatoria nei confronti di specie non cacciabili ed utilizzando richiami acustici a funzionamento elettromagnetico. Militari procedevano altresì al sequestro di n. 01 fucile cal. 20 marca beretta; n. 03 cartucce calibro 20 n. 1 dispositivo di richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico completo di accessori, n. 3 casse di amplificazione acustica comprese di accessori; n. 1 (una) lampada a led montata su elastico per essere calzato in testa usata per la caccia illegale notturna e gli esemplari clandestinamente abbattuti.
Venivano elevate a carico del trasgressore 3 sanzioni amministrative – per un importo complessivo di € 720,00 – per non aver segnato i dati prescritti sul tesserino regionale e per aver praticato l’esercizio venatorio in forma diversa da quanto previsto dalla l.r. sicilia 33/97.
Nel medesimo contesto i Carabinieri elevavano ulteriori n. 3 sanzioni amministrative per mancata annotazione sul tesserino regionale della giornata di caccia ed esercizio venatorio a distanza inferiore a 150 mt dal ricovero di bestiame per un importo complessivo pari a €. 617,32 a carico di:
P.G. nato a Verona classe ‘42 e residente a Castellammare del Golfo, in quanto sorpreso nel comune di Trapani – loc. Marausa in atteggiamento di caccia senza aver segnato i dati prescritti sul tesserino regionale (capi abbattuti);
A.N. ericino classe 85 in quanto sorpreso in comune di Trapani – loc. Marausa in atteggiamento di caccia senza aver segnato i dati prescritti sul tesserino regionale (capi abbattuti);
C.C. di San Vito lo Capo classe 65 in quanto sorpreso nel comune di residenza loc. Piano di Sopra in atteggiamento di caccia a distanza inferiore a 150 mt dal ricovero di bestiame.
Rimane alta l’attenzione posta dai Carabinieri nei confronti del fenomeno del bracconaggio cercando di contrastare in tutti i modi condotte illecite che spesso portano alla morte di esemplari rari, in via di estinzione, particolarmente protette come il falco Pecchiaiolo ucciso lo scorso 14 settembre nel marsalese, o l’Avvoltoio Capovaccaio e l’aquila di Bonelli uccisi l’anno scorso tra Fulgatore e Mazara del Vallo da colpi di arma da fuoco esplosi da Cacciatori.