Indagine “Mare Monstrum”: il gip di Palermo ha disposto perizia medica per l’ex patron del Trapani Calcio e armatore della Liberty Lines
Oggi è una giornata cruciale per il troncone palermitano dell’indagine “Mare Monstrum”, quella sulla cosiddetta “tangentopoli del mare”. Indagati per i quali il pm Gualtieri della Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, sono tra gli altri l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, l’ex sottosegretario Simona Vicari e assieme a dirigenti e funzionali della Regione, ed ex deputati, come il trapanese Girolamo Fazio, c’è anche l’anziano armatore Vittorio Morace, ex patron del Trapani Calcio. Il giudice delle udienze preliminari, Claudia Rosati, ha infatti disposto per oggi la comparsa di Vittorio Morace davanti al medico incaricato di una perizia, quella chiesta dalla difesa che ha sostenuto l’incapacità dell’armatore a presenziare al dibattimento. Morace è da tempo lontano da Trapani, dove aveva base con la sua Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines quando passò nelle mani di suo figlio Ettore, anche lui tra gli indagati di “Mare Monstrum” (ha già patteggiato una pena per il reato di corruzione davanti alla Procura di Trapani). Ed è lontano anche dalla Sicilia, essendosi stabilito in Spagna. I difensori hanno evidenziato uno stato di salute che non gli permette di partecipare al dibattimento, ciò nonostante pare che lo scorso dicembre Vittorio Morace si sia scambiato gli auguri in video conferenza con i suoi dipendenti della compagnia di navigazione. Da dicembre in poi le sue condizioni sono diventate tali pare da renderlo incosciente? Il medico adesso dovrà certificare o meno la circostanza, ma ad oggi la notizia più importante è quella del ritorno di Vittorio Morace in Sicilia, a Palermo per l’occasione, dopo anni di lontananza. L’udienza preliminare proseguirà frattanto il prossimo 18 novembre, quando toccherà alle difese degli indagati prendere la parola. Nell’ultima udienza le parti civili si sono unite alla richiesta del pm Gualtieri chiedendo il rinvio a giudizio di tutti gli indagati.