Il gioco d’azzardo dietro l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia?

Il coordinamento regionale di “Mettiamoci in gioco” rilancia l’appello fatto dal coordinamento livello nazionale ricordando che anche in Sicilia le indagini della magistratura hanno messo a nudo il legame tra azzardo e criminalità organizzata.

La notizia dell’arresto di Yorgen Fenech, proprietario dei più importanti casinò di Malta, accusato di essere il presunto mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia , è inquietante e nello stesso tempo conferma quanto dichiarato dal figlio della giornalista maltese alla trasmissione “Presa diretta”, secondo cui – tra le cause dell’omicidio della madre – ci sarebbe anche un’inchiesta sul gioco d’azzardo.

Il coordinamento regionale​ Sicilia della Campagna “Mettiamoci in Gioco” sottolinea ancora una volta come il settore dell’azzardo sia al centro di interessi illeciti e azioni criminali, circostanza che anche inchieste giudiziarie sul nostro territorio hanno messo in luce.

Anche il comitato regionale è mobilitato, insieme a quello nazionale, a porre l’attenzione su quanto accaduto augurandosi che l’inchiesta maltese possa sollecitare il nostro governo e il parlamento sulla necessità di​ approvare al più presto una legge quadro che contenga norme assai rigorose in merito alle infiltrazioni criminali nelle imprese dell’azzardo.​ E’ tempo di tradurre queste proposte in atti di legge e sistemi di controllo adeguati.

Anche le amministrazioni locali, le associazioni di categoria e il sistema dell’informazione locale possono svolgere un servizio decisivo per sollevare il problema e alzare la guardia.

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