Di storia e di racconti alcamesi “Alla scoperta dei percorsi Sacri”

Qualche mese fa mi è stato chiesto di incontrare alcuni ragazzi dell’I.T.E.T di Alcamo G. Caruso per raccontare loro il rapporto, che da secoli, lega gli alcamesi al culto Mariano e dei racconti che si sono tramandati nei secoli. Devo ammettere che da subito sono stato favorevolmente colpito dal progetto “Alla scoperta dei percorsi Sacri” che ha, tra i suoi obiettivi, quello di far conoscere storie e aneddoti che oggi si stanno perdendo. Una parte della nostra storia e della nostra cultura che non possiamo permettere di far cadere nell’oblio.

Posso affermare che è stato un privilegio poter raccontare a questi ragazzi un pezzo importante della storia di questa città e dei tanti tesori che si possono trovare nelle chiese di Alcamo. Un esempio tra tanti è la storia, di come sia arrivata ad Alcamo, l’importante reliquia che si trova nella Basilica di Santa Maria Assunta (Chiesa Madre), si tratta di una delle Spine della corona di Cristo custodita nella cappella della Santa Spina. E ancora, raccontare delle prime tracce del culto Mariano che ci portano indietro nella storia partendo dal 1100 quando si hanno le prime notizie della venerazione, da parte degli alcamesi, per la Madonna chiamata Santa Maria Fonte della Misericordia. I racconti del tempo ci dicono che questa Madonna era disegnata dentro una piccola edicola, nei pressi dove oggi si trova il Santuario della Madonna dei Miracoli, questa piccola edicola fu interamente coperta dai rovi e dai canneti perché venne dimenticata nel tempo… Qualche secolo dopo, siamo già al 1547, la Madonna dei Miracoli conosciuta ancora come Santa Maria Fonte della Misericordia, si rivela agli alcamesi attraverso il famoso lancio delle pietre verso le lavandaie che non causavano nessun dolore anzi, guarivano chi aveva delle infermità…

Insomma, il lungo excursus storico dei racconti è stato un momento importante di conoscenza e confronto con i docenti e gli studenti, per poter confermare ancora una volta, che Alcamo ha una storia importante e merita di essere raccontata e conosciuta perché è anche attraverso questi racconti, che un tempo si tramandavano nelle famiglie alcamesi da una generazione all’altra, che passa la nostra cultura. Alcamo è un piccolo scrigno dove al suo interno sono custoditi mille tesori messi insieme da secoli di storia scritta dagli Uomini e dalle Donne di questa città.

Credo profondamente che sia importante per i nostri giovani conoscere le proprie radici storico-culturali per poter vivere, con una maggior consapevolezza, in una società sempre più multiculturale e cosmopolita.
D’altronde noi siamo la nostra storia e la nostra cultura.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.