Caso Nicosia: ipotesi di reato di falso per l’on. Occhionero
La parlamentare, che all’epoca dei fatti era esponente di Leu, era stata sentita nelle scorse settimane dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara e Francesca Dessì nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Nicosia, del boss di Sciacca Accursio Dimino e di due presunti favoreggiatori. Dall’indagine era emerso che, oltre a progettare estorsioni e omicidi, Nicosia entrava e usciva dalle carceri, incontrando anche capimafia detenuti al 41 bis, proprio grazie alla Occhionero.
All’epoca, infatti nessun rapporto di lavoro era stato formalizzato. Il giorno successivo i due hanno fatto, con le stesse modalità, visite nelle carceri di Agrigento e Sciacca.
Nicosia, che è stato arrestato per mafia, è ora indagato con la Occhionero per falso in concorso aggravato dall’avere favorito Cosa nostra. Alla parlamentare è stato anche notificato un invito a comparire per la prossima settimana.