PALERMO. “Serve un rilancio sistemico del territorio della provincia di Trapani, dove tante potenzialità attendono un intervento corale e strategico per potere innescare i propri effetti benefici”. Lo ha detto il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, intervenendo a un incontro con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, a Palermo. All’appuntamento hanno partecipato anche altri amministratori e consiglieri comunali della provincia di Trapani. Venuti, intervenuto anche in qualità di presidente del Gal Valle del Belice, ha citato i diversi comparti economici della provincia di Trapani: dal settore dell’agricoltura e della vitivinicoltura al turismo, che punta su cultura e bellezze naturali, senza dimenticare altre importanti realtà della provincia come quella del marmo. “Si tratta di un territorio ricchissimo di risorse – ha spiegato – ma per innescare il rilancio non basta un singolo provvedimento: serve una coralità di intenti, un’azione sinergica che veda impegnati governo e attori sul campo per dare forza alle imprese e ai tanti giovani che sono rimasti e che scommettono sulla provincia di Trapani”.
Su questo fronte Venuti ha lanciato la proposta di “attuare anche in Sicilia i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis), sulla scia di quanto già fatto in Puglia e Molise”. Dopo avere ringraziato Provenzano “per l’attenzione rivolta a chi, come gli amministratori locali, vive il territorio da vicino conoscendone i bisogni e le esigenze”, Venuti ha anche ricordato che “per vincere la scommessa dello sviluppo sono necessari interventi nel settore delle infrastrutture: non soltanto – ha ricordato – la doverosa attenzione al sistema della viabilità, ma anche la tutela e il potenziamento di realtà importanti per la provincia come aeroporti e porti”. Da presidente del Gal Valle del Belice, infine, il sindaco di Salemi ha sottolineato che il rilancio economico della Sicilia occidentale “deve avere come protagonista” quel territorio che nel 1968 fu colpito dal terremoto: “Anche il Belice – ha concluso Venuti – deve entrare di diritto nella strategia del governo nazionale per le aree interne”.