TRAPANI. Il Commissario del LCC di Trapani, dr. Raimondo Cerami, comunica che con provvedimento n. 113 del 10 dicembre 2019 ha autorizzato l’ufficio legale dell’Ente ad intraprendere azione giudiziaria- dinanzial TAR Sicilia – avverso il silenzio inadempimento da parte della Regione Siciliana relativo alla richiesta diriassegnazione della quota parte del contributo straordinario concesso ai sensi del comma 4 sexies dell’art.3 della L.R. 7/2011 e s.m.i. per favorire l’incremento dei flussi turistici dell’aeroporto di Trapani.
Questa è solo l’ultima delle numerose attività istituzionali che, dall’insediamento avvenuto a Gennaio 2017, il Commissario Straordinario ha costantemente e coerentemente posto in essere al fine di utilizzare prima, e recuperare poi, i fondi assegnati per complessivi tre milioni di euro da parte della Regione siciliana a ristoro dei danni subiti dal territorio trapanese a seguito della chiusura dell’Aeroporto di Trapani – Birgi durante la campagna di guerra alla Libia del 2010.
Nonostante il Libero Consorzio, già a marzo 2017, avesse presentato richiesta di autorizzazione per nuove iniziative, tenuto conto che le procedure di gara, avviate con la collaborazione di Airgest, erano andate deserte, seppur celebrate con i criteri fissati dalla Commissione Europea, la Regione Siciliana ha preteso la restituzione delle somme non spese al 31 dicembre 2016, pari a circa due milioni e mezzo di euro.
Il dr. Cerami non comprende pertanto le recenti esternazioni gratuite e pretestuose del Sindaco di Trapani, con le quali lo stesso ha inteso addebitare a questa gestione commissariale una certa inerzia in ordine al recupero delle somme di cui al ristoro dei danni subiti.
Il dr. Cerami semmai è costretto a prendere atto dell’inspiegabile comportamento assunto dal Sindaco Tranchida che, dopo la querelle sul “Villino Nasi” e dopo le critiche sbagliate sulla manutenzione della strada S.P. 21, non perde occasione per polemizzare in modo stucchevole sull’operato del Commissario straordinario.
E’ auspicio del dr. Cerami, comunque, che l’azione giudiziaria intrapresa possa convincere la Regione a riassegnare i fondi al LCC di Trapani ovvero a restituirli, anche sotto altre forme, al territorio trapanese, che ha sicuramente bisogno di meno polemiche e più investimenti per favorire lo sviluppo socioeconomico dell’intera area.