La crisi finanziaria della Regione Sicilia potrebbe deludere le speranze dei trapanesi sul rilancio dell’aeroporto Vincenzo Florio-Birgi
La vita dell’aeroporto trapanese Vincenzo Florio-Birgi ha abituato ad alti e bassi e poi… Tutti ricordano con piacere i fasti della gestione del marsalese Salvatore Ombra dal luglio del 2007 al gennaio del 2012, poi il declino. Dopo 7 anni la speranza, infatti l’uomo del boom, salvatore Ombra, ritorna in sella ad Agosto 2019 Ombra, richiamato dal Presidente della Regione Nello Musumeci dopo le dimissioni del presidente Paolo Angius, rassegnate lo scorso 6 agosto.
Un brutto colpo alla speranza
Porgetti e colloqui per far rete, tutto al fine di rilanciare Birgi, in più il ritorno di Ranair aveva dato un segnale positivo perché ciò avvenisse, ma i rilievi della Corte dei Conti sui conti della Regione Sicilia, sembrano gettare un’ombra sui fondi che la Regione riserva all’aeroporto trapanese. Inoltre non fanno ben sperare anche le parole del Presidente della Regione Nello Musumeci sulla situazione generale dei conti dell’Isola, infatti nell’incontro con la stampa per i tradizionali auguri di Natale ha affermato: “Si tratta di dovere recuperate decenni di trascuratezza, di omissioni: è un percorso lungo ma qualcosa sta cambiando nell’ente”. Tutto questo potrebbe aver come vittima anche le somme stanziate dalla regione per l’aeroporto di Birgi.
La reazione del presidente di Airgest Salvatore Ombra
«È una notizia che mi coglie di sorpresa – afferma il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – ma non blocca il mio operato, e la mia reazione immediata. Stiamo lavorando per comprendere e impedire che venga a crollare tutta l’impalcatura che abbiamo costruito a difesa dell’aeroporto, con conseguenti danni irreparabili sul piano industriale, necessario al rilancio del Vincenzo Florio. Attendiamo la riunione della 5^ Commissione per dare il parere sull’iter procedurale e, intanto, abbiamo coinvolto immediatamente tutti i deputati della nostra provincia e l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, affinché seguano con rigorosa attenzione quanto si sta verificando». Quindi un appello all’unione delle parti in causa, come testimoniato anche durante la seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo.
Il taglio
Con la Legge 14 approvata dall’Assemblea regionale siciliana erano stati stanziati 9 milioni e 400 mila euro, in due anni, per la promozione delle rotte attraverso le compagnie aeree. Il taglio previsto per far fronte al disavanzo di 2 miliardi di euro individuato dalla Corte dei Conti, li ridurrebbe di 4,6 milioni di euro.
Sulla vicenda dei fondi interviene, preoccupato, anche Articolo Uno Trapani
“Un altro durissimo colpo alla speranza di rilanciare l’aeroporto di Birgi è stato sferrato dal governo Musumeci”, comincia così un comunicato di Articolo Uno Trapani.
Ciò che preoccupa fortemente Articolo Uno è che i rilievi della Corte dei conti, che hanno messo in luce la crisi finanziaria della Regione Sicilia, hanno spinto la Regione a dimezzare i fondi destinati agli investimenti in favore dell’aeroporto trapanese, togliendo 4,6 milioni di euro.
“Una decisione che ha sorpreso lo stesso Ombra- si legge sempre nel comunicato -, amministratore della società di gestione aeroportuale, che sta tentando negli ultimi mesi di rimettere in piedi lo scalo con un programma di rilancio che dovrebbe coinvolgere oltre alla partecipazione della regione , anche l’intervento dei comuni e dei privati”.
Al centro dell’attenzione di Articolo Uno non solo l’aeroporto, ma anche i tagli decisi da Musumeci, che colpiranno anche altri capitoli di spesa come “sanità, istruzione, formazione e trasporti pubblici”.
Tutto questo secondo Articolo Uno “rischia di sancire la fine dell’aeroporto di Birgi e di tutte le aspettative di sviluppo economico sostenute dalle iniziative di mobilitazione e di protesta dei comitati locali”.
La colpa? Articolo Uno: “Il Governo Musumeci, inadeguato a risolvere i problemi della Sicilia”
La colpa, secondo Articolo Uno, è evidente che sia del Governo Musumeci, che “non riesce a gestire tutte le criticità esistenti e non trova le soluzioni necessarie per il lavoro, l’ambiente e i servizi fondamentali necessari a restituire dignità alla nostra terra, relegata nelle ultime posizioni delle classifiche nazionali per la qualità di vita”.
Infine Articolo Uno Trapani lancia un messaggio a “tutte le energie sane di questa regione che vogliono impegnarsi per cambiare davvero le prospettive per la rinascita della Sicilia”, allo scopo di creare un’ alternativa di governo