Surdi (Sindaco di Alcamo): “Lo sguardo verso obiettivi più ambiziosi. È presto per essere stanchi.”

ALCAMO. Le elezioni amministrative prossime chi vedranno come protagonisti? Una domanda che ormai è entrata a far parte del dibattito cittadino, così continuano le nostre interviste ai possibili protagonisti. Abbiamo intervistato il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi sul possibile futuro scenario politico ad Alcamo e sulle voci di una sua non ricandidatura.

Le elezioni non sono tanto lontane, si parla di candidati possibili, e nel campo 5 Stelle?

“La politica ha i suoi tempi, ma in questo momento Alcamo ha un sindaco e un’amministrazione che stanno portando avanti il proprio programma elettorale mettendo sempre al primo posto la Città, le famiglie, le persone. Poi viene tutto il resto”.

Si parla di una sua presunta stanchezza e quindi nessun secondo mandato.

“Si può parlare di tante cose, ma per fortuna a contare davvero saranno i fatti. Siamo alla guida della città da soli tre anni e mezzo ed oggi più che mai abbiamo chiare le sue potenzialità ancora inespresse. Dopo anni di duro e appassionato lavoro per rimettere in piedi la struttura amministrativa occorre volgere lo sguardo verso obiettivi più ambiziosi. È presto per essere stanchi”.

Problemi nella maggioranza. Il giocattolo 5 Stelle Alcamo sembra essersi rotto. Cosa sta succedendo?

“I cittadini nel 2016 hanno scelto un sindaco che rappresenta progetto di città ed un nuovo modello di amministrazione. Questo non significa però che tutto sia preconfezionato e non si debba discutere o ridiscutere. È ovvio, quindi, che in una fase avanzata di questa esperienza, in cui si stanno concretizzando molti obiettivi, qualcuno possa esprimere opinioni diverse sulle singole questioni anche all’interno della maggioranza. Ciò che conta è però condividere fino alla fine quel progetto, non dimenticando da dove si è partiti, altrimenti si tradisce il patto stretto con la città, grazie al quale amministriamo fin dall’inizio con la maggioranza e senza sottostare alle logiche dei vecchi partiti. È sul rispetto di quello che alla fine tutti dovremo rendere conto, sulla qualità del nostro apporto alla causa, sul contributo dato con l’obiettivo di cambiare davvero le cose migliorando la vita dei nostri concittadini”.

Cosa non funzionava ad Alcamo prima del vostro avvento, secondo il suo punto di vista?

“Non mi interessano i giudizi sul passato: a questo hanno pensato direttamente i cittadini. Certo è, però, che Alcamo usciva fuori da un periodo caratterizzato da un forte astio nella classe politica e da una evidente inerzia amministrativa. A prescindere da quali fossero le cause, ci siamo ritrovati a dover rimettere in piedi tutte le procedure, riorganizzare uffici e servizi cercando di superare rigidità e in un primo momento anche diffidenza. A pesare più di ogni altra cosa credo sia stata l’eredità in tema di personale, con un elevatissimo numero di precari part time, nessuna programmazione ed un enorme contenzioso contro il comune. Abbiamo dedicato i primi due anni a riorganizzare tutto e oggi posso dirmi soddisfatto degli obiettivi raggiunti in poco tempo”.

Ad oggi nessun vostro errore?

“Solo chi non fa nulla è esente da errori. E noi stiamo facendo tanto. Decine di progetti riguardanti strade, manutenzioni, impianti sportivi, viabilità, tradizioni e festività popolari, turismo, arte, cultura, efficientamento energetico e bandi europei. È chiaro che guardando indietro è facile trovare errori e lo è soprattutto da parte di chi preferisce comodamente osservare dalla propria finestra. Ma non è ancora venuto il momento di voltarsi. C’è ancora tanta strada da fare: andiamo avanti”.

Quali risultati raggiunti saranno i punti forti della prossima campagna elettorale del Movimento 5 Stelle ad Alcamo?

“Potremo realizzare tante cose più o meno visibili, ma la vera sfida è quella di restituire al nostro ente la credibilità che merita, soprattutto in tema di qualità dei servizi offerti al cittadino. È un lavoro difficile che esige impegno e preparazione da parte di tutti i dipendenti: ma ci sono già importanti indici di miglioramento. Penso alla sfida dell’acqua, alla quale abbiamo dedicato i primi due anni del mandato: l’estate scorsa è stata la prima che si ricordi senza problematiche particolari ed in generale i turni sono erogati con costanza. Penso ad un altro tema che mi sta a cuore, e sul quale abbiamo lavorato insieme al consiglio comunale e alle famiglie, cioè la qualità delle mense scolastiche, oggi notevolmente aumentata. Penso alle tante manutenzioni al manto stradale e alle opere di messa in sicurezza come la rotonda di c.da Virgini di cui si parlava da anni. Alcamo non è una piccola città, anzi. È tra i primi duecento comuni d’Italia per importanza e grandezza: noi dobbiamo lavorare per renderlo tra i più belli e vivibili. Anche su questo proporremo una rinnovata intesa con la città e con chi vorrà condividere questo percorso”.

 

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.