CALATAFIMI SEGESTA. Ritorna in consiglio comunale di Calatafimi la discussione sull’impianto dei rifiuti in zona Gallitello, nel territorio tra Alcamo e Calatafimi-Segesta. L’invito a coinvolgere il territorio locale arriva dalla Regione Siciliana a seguito del nuovo piano rifiuti. Una vicenda che aveva già suscitato, nel 2018, una bufera politica-giudiziaria tirando in ballo anche l’allora ex-sottosegretario della Lega, Armando Siri. Dalle indagini della Procura di Palermo e della Dia di Trapani, venne fuori il forte interesse speculativo per la realizzazione dell’impianto da parte di imprenditori vicino a cosa nostra come Vito Nicastri e intermediari politici come Francesco Paolo Arata, già consulente per l’energia dell’ex ministro Matteo Salvini.
La nuova discussione, al centro del dibattito politico del consiglio comunale aperto, tenutosi il 28 Dicembre 2019, riguarda il parere sul Nuovo Progetto dell’impianto proposto da OWAC S.r.l., una società di ingegneria che opera nel settore del recupero di “energia dai rifiuti, con sede a Palermo.
Durante il consiglio comunale si è levata la voce contraria del Prof. Salvatore Gucciardo – rappresentante del movimento IdeeAzioni – che ha mostrato subito la sua preoccupazione nel vedere “ritornare un progetto simile con sembianze diverse”. Dubbi legittimi e facilmente riscontrabili nell’analisi della valutazione d’impatto ambientale tra il nuovo e vecchio progetto, quello presentato dall’azienda finita al centro dell’inchiesta giudiziaria.
Tra le criticità sollevate anche l’ubicazione logistica del nuovo impianto che dista solo otto chilometri dal bosco naturale “Angimbè“, e a circa 5 chilometri dalle aree forestali “Timpone del Nonno e Costa Mala“. A rafforzare la tesi dell’inopportunità, del nuovo impianto rifiuti, ci sono anche i dati sulla raccolta differenziata. Risultati che mostrano come il territorio di Calatafimi-Segesta sia il comune più virtuoso della Provincia di Trapani, con il 70% di raccolta differenziata, e la previsione di realizzare un impianto di compostaggio e un centro comunale di raccolta nel breve periodo.
A seguito di altri interventi sfavorevoli, da parte di cittadini e rappresentati locali, anche la maggioranza ha presentato un parere sfavorevole al nuovo progetto.