TRAPANI. Nella mattinata del 6 gennaio, a seguito di un intervento per lite familiare, la Polizia di Stato ha arrestato – in flagranza di reato – Y.A., classe 1959, responsabile di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie e della figlioletta di nove anni.
La vittima ha richiesto aiuto alla Polizia dopo l’ennesima aggressione e le reiterate minacce di morte. La donna, impaurita, ha riferito agli agenti intervenuti che, al culmine di una lite, il marito le si è scagliato contro, e, nel tentativo di impedirle di fuggir via da casa, ha violentemente chiuso la porta di ingresso dell’abitazione schiacciando la mano della bambina sullo stipite. La denuncia sporta dalla vittima consentiva di tratteggiare un quadro di violenze domestiche perpetuate nel tempo, commesse all’interno delle mura domestiche, che avevano causato una vera e propria condizione di assoggettamento all’uomo, tanto della moglie quanto della figlia minore. Per effetto del nuovo Decreto Sicurezza e della legge n. 69 del 2019, c.d. “Codice Rosso”, per l’arrestato si sono aperte le porte del carcere cittadino, dovendo, come detto, lo stesso rispondere dei gravi reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
L’impegno profuso dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Trapani, a tutela delle “fasce deboli” e delle vittime di violenza di genere, continua, dunque, a dare i suoi frutti. L’operazione portata a termine il giorno dell’Epifania fa seguito, infatti, ad altri due importanti interventi culminati negli arresti effettuati, sempre dagli agenti della Volante, il 27 dicembre scorso ed il giorno di Capodanno, anche in quelle occasioni per violenze commesse in ambito domestico.