La Regione non si costituisce parte civile in processo “Scrigno”. Fava: “Una scelta inspiegabile”

PALERMO. È stata depositata stamani un’interrogazione per chiedere i motivi che hanno indotto il governo regionale a non costituirsi ancora parte civile nel processo “Scrigno” che vede, tra gli indagati, l’ex deputato regionale Ruggirello.

Le accuse a carico dell’ex deputato, infatti, mettono in evidenza un ruolo primario che l’ex parlamentare avrebbe esercitato per garantire nel territorio gli interessi di cosa nostra sfruttando il proprio ruolo di deputato regionale. Già quindici comuni si sono costituiti parte civile. La Regione Siciliana, inspiegabilmente, no. Ci piacerebbe conoscere dal presidente Musumeci le ragioni, o le distrazioni, che gli hanno impedito di fare la cosa giusta”. Ad affermarlo è il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava.

“Scrigno”, ecco tutte le accuse

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