Mercoledì 29 gennaio Hilal Elver, la Relatrice Speciale ONU per il Diritto all’ Alimentazione, ha incontrato Valentina Fiore, A.D. del Consorzio Libera Terra Mediterraneo, per approfondire l’esperienza ed il lavoro delle cooperative Libera Terra, realtà capaci di dare valore alle terre libere dalle mafie, grazie ad un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e delle persone.
La missione in Italia della Relatrice Speciale, svolta dal 20 al 31 gennaio 2020, ha avuto come obiettivo quello di confrontarsi con esperienze concrete per individuare sia le pratiche virtuose sia le sfide ancora irrisolte per fornire ai governi, e ad altri attori della società civile, utili indicazioni.
“L’incontro con la Relatrice Speciale ONU Hilal Elver è stata l’occasione per approfondire il contesto storico culturale in cui si inserisce l’esperienza del riuso sociale dei beni confiscati in agricoltura e il ruolo degli enti pubblici locali nella collaborazione con il privato sociale per la restituzione alla collettività dei beni confiscati – dice Valentina Fiore, A.D. del Consorzio Libera Terra Mediterraneo e membro della Presidenza dell’Associazione Libera – Si è approfondita l’esperienza di Libera Terra (a partire dall’attività di stimolo e promozione svolta dall’associazione Libera), le sue finalità e gli strumenti utilizzati: l’impresa sociale sostenibile come strumento di stimolo a percorsi di cambiamento culturale, il bene pubblico a servizio della collettività, l’agricoltura rispettosa dell’ambiente e delle persone e la collaborazione pubblico/privato sociale per il raggiungimento di interessi collettivi”.
Uno specifico approfondimento è stato svolto sulla normativa italiana sul riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, e sui dati e le esperienze di riuso sociale di beni confiscati in ambito agricolo, in tutta Italia, condividendo l’output del progetto “Terre libere: valori e sapori della legalità” – Il riutilizzo dei terreni confiscati alle mafie per un’agricoltura sociale e di qualità – finanziato nel 2015 dal MIPAAF.
Hilal Elver ha presentato i risultati preliminari della sua missione, che ha coinvolto diverse esperienze associative, e non solo, in una conferenza stampa che si è svolta oggi, venerdì 31 gennaio, alle ore 11.30, presso l’Istituto Luigi Sturzo, in via delle Coppelle 35, a Roma.
Libera Terra è l’anima agricola delle cooperative che, sotto il segno dell’associazione Libera, gestiscono terreni e strutture confiscati alle mafie, coinvolgendo in questa attività di rilancio produttivo altri agricoltori del Sud Italia che ne condividono gli stessi principi.