Lo Spi Cgil, la Fnp Cisl e la Uil Pensionati incontrano la direttrice dell’Inps per chiedere un piano di intervento per smaltire le pratiche arretrate
TRAPANI. Oltre un anno di attesa per il riconoscimento dell’invalidità. È il tempo che intercorre tra la presentazione delle pratiche di invalidità civile e le visite mediche.
A segnalare gli eccessivi ritardi dell’Inps sono i segretari generali dello Spi Cgil Franco Colomba, della Fnp Cisl Palermo Trapani Rosaria Aquilone e della Uil Pensionati Leonardo Falco che durante un incontro con la direttrice provinciale dell’Istituto di previdenza Valeria Fabriano hanno chiesto un piano di intervento per smaltire le pratiche arretrate.
“Alla base dei ritardi – dicono i segretari Colomba, Aquilone e Falco – c’è la carenza di organico. Otto medici non possono oggettivamente far fronte alle numerose pratiche di accertamento dell’invalidità che, secondo la normativa, dovrebbero essere definite in tempi celeri”.
Analoga situazione per i malati oncologici i cui tempi di attesa sono di circa tre mesi nonostante la legge preveda che la visita medica venga eseguita entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.
Lo Spi Cgil, la Fnp Cisl e la Uil Pensionati hanno, inoltre, sollevato la questione della sala di attesa dell’Inps, ritenuta dai sindacalisti “inadeguata ad accogliere cittadini e anziani e affetti da delicate patologie”.
“E’ necessario – dicono i segretari Colomba, Aquilone e Falco – trovare, su base locale e regionale, rapide soluzioni a problemi che si trascinano da anni e che hanno serie ripercussione sulle cittadine e sui cittadini”.