Nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio 2020 la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, con l’ausilio dei Cinofili della Polizia di Stato, ha messo a segno l’ennesimo risultato nel contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti. I poliziotti, infatti, hanno portato fruttuosamente a termine una attività di indagine, arrestando, in flagranza di reato, una giovane coppia di ragazzi conviventi, Cristian e Federica Peraino, responsabili di detenzione ai fini di spaccio di cocaina ed eroina.
L’arresto è avvenuto, in questa come in altre recenti circostanze, all’interno del noto quartiere “Mazara 2” – da sempre al centro delle indagini della Polizia di Stato – ove, già da giorni, gli investigatori tenevano d’occhio la coppia. Nonostante le difficoltà operative connesse alla presenza nel quartiere di una rete di complici e vedette, i poliziotti del Commissariato di P.S. sono riusciti ad appostarsi in zona e ad osservare attentamente l’attività illecita messa in piedi dai giovani.
Dopo aver riscontrato la pista investigativa – prima che gli arrestati potessero comprendere cosa stesse accadendo sbarazzandosi così della droga – i poliziotti hanno fatto irruzione all’interno della loro abitazione, dopo averla circondata da ogni parte, bypassando anche il sistema di videosorveglianza illecito installato lungo i muri perimetrali dell’edificio, al fine di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine.
All’interno dell’appartamento e sulla persona di Cristian Vito Peraino, oltre che nello zaino di una delle figlie minori, occultati dalla madre, sono stati individuati 9 grammi complessivi di cocaina ed eroina, suddivisi in dosi – la cui vendita al minuto, si calcola, avrebbe fruttato un profitto di € 900,00 circa – tutto l’occorrente per il taglio e il confezionamento della droga, numerosi fogli di carta riportanti la contabilità del traffico illecito, la somma complessiva di € 500,00 circa in banconote di diverso taglio. I poliziotti hanno sequestrato, altresì, il sistema di videosorveglianza installato dalla coppia, che si serviva di telecamere rivolte verso la pubblica via.
In attesa del giudizio per direttissima, la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto per tutti e due i soggetti gli arresti domiciliari.