Indagini della Polizia di Stato: tratto in arresto un uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Nella prime ore del mattino di ieri il personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo ha dato esecuzione all’Ordinanza con la quale il G.I.P. di Trapani ha disposto la custodia cautelare in carcere a carico di Catarama Andrei, classe ’95, residente in quel centro, pluripregiudicato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S., responsabile dei delitti di maltrattamenti verso familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e inosservanza degli obblighi inerenti alla misura di prevenzione.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trapani, ha preso avvio da un episodio occorso lo scorso 18 febbraio, quando personale del Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo interveniva nel centralissimo Corso Garibaldi su richiesta di due cittadini che avevano segnalato alcuni danneggiamenti.
Gli accertamenti effettuati, anche mediante le immagini riprese da alcuni impianti di videosorveglianza, consentivano ai poliziotti di individuare il responsabile di quanto accaduto la sera prima nel Catarama; nei fotogrammi catturati dalle telecamere, inoltre, veniva immortalata anche la presenza della madre di lui, violentemente strattonata nel tentativo di far desistere il figlio dai suoi propositi.
Le successive indagini rivelavano un grave retroscena familiare, costituito da numerosi, violenti e ripetuti eccessi d’ira da parte di Catarama Andrei, che veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per i delitti di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, oltre che per inosservanza degli obblighi connessi alla misura di prevenzione, essendosi recato fuori dall’abitazione in un orario non consentito.
Gli elementi probatori raccolti venivano condivisi tanto dalla Procura della Repubblica quanto dal G.I.P. del Tribunale, il quale disponeva l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere; condotto dunque presso il Commissariato per gli adempimenti di rito, l’indagato veniva infine condotto presso la Casa Circondariale di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.