ALCAMO. Domenica 1 Marzo 2020 al teatro Cielo d’Alcamo si è potuto assistere ad un’altra performance artistica del cantautore siciliano Alessio Alessandra, che proseguendo sulla via del teatro canzone, dopo i riconoscimenti ottenuti con lo spettacolo ed omonimo album “Animale sociale”, ha portato in scena “Cerco l’uomo”.
Ancora una volta Alessio Alessandra, definitosi in una intervista “cantropologo”, decide di scomodare gli antichi filosofi greci nella scelta del proprio percorso artistico: prima Aristotele con “Animale sociale”, ora Diogene con “Cerco l’uomo”.
Lo abbiamo intervistato sul dopo teatro: le emozioni e le consapevolezze.
In un periodo particolare cosa si prova a riempire il teatro cielo d’Alcamo?
Il Teatro di Alcamo, così gremito, testimonia di godere di ottima salute. Naturalmente per me è motivo di grande orgoglio avere tanta gente affezionata a me e al mio progetto. Insomma, è un bello sprone per il futuro.
L’essere umano con tutte le sue sfaccettature al centro delle sue opere, il successo che sta riscontrando ci dice che c’è ancora tanta voglia di rapporti umani e comunità?
Più che di successo, parlerei di scambio. Ieri io ed il mio pubblico ci siamo scambiati doni importanti: io ho dato me stesso e la mia arte, Lui mi ha restituito rispettosa attenzione ed autentica energia. Ci siamo proprio divertiti io ed il mio pubblico.
Pensieri e parole che corrono con le gambe della musica e della sua voce, ma un ruolo importante ce l’ha l’empatia con il pubblico, qual è la sua ricetta?
La riuscita di uno spettacolo è determinata da un mix imprevedibile di fattori che rende ogni esecuzione o replica una magica esperienza senza precedenti. Ma quello che fa la differenza è la capacità di creare legame affettivo. Alla fine di ogni spettacolo, io e tutte le anime presenti in teatro ci vogliamo un gran bene e credo che la ragione principale sia che sono stato del tutto sincero con loro. Quale la ricetta?
Questo spettacolo contiene ingredienti che credo alla gente piacciano molto: un filo narrativo con dinamica crescente, delle canzoni tendenzialmente garbate, momenti per riflettere, e leggeri giochi di ironia. Ma non deve mai essere un frullato, bensì un piatto ben servito.
Si parte da Animale Sociale o forse anche da prima per approdare a cerco l’uomo, ma forse è solo un altro porto toccato di tanti che verranno, a marcare ognuno le esperienze di un lungo viaggio?
Non v’è dubbio che ogni passo artistico sia la prosecuzione di un percorso. “Animale sociale” è la sintesi di un decennio artistico fatto di canzoni nate da svariate riflessioni anche di natura eterogenea. “Cerco l’uomo” è una visione più sistematica della mia arte, un modo di intenderla quale perfetta fusione tra parole e musica ma con un metodo narrativo più vicino alla forma di uno spettacolo teatrale che di un concerto. Il futuro artistico sarà, necessariamente, la imprevedibile conseguenza dell’oggi. Non so dove giungerò, ma continuerò a cercare.
Importante per un bel successo è la formazione, perché ognuno da’ qualcosa di decisivo, così Alessio Alessandra ha visto la partecipazione di Giuseppe Rizzo, Vincenzo Alonzo, Daniele Tesauro, Fabrizio Vancardo, Maurizio Gula.