Animali domestici e coronavirus: le regole e le precauzioni

Il cane, il gatto o l’animale domestico non è portatore di virus, ma potrebbe diventare un mezzo, questo si evince dal nostro confronto con Francesco Artale medico veterinario

Una lunga chiacchierata con il medico veterinario Francesco Artale per capire il rapporto tra coronavirus e l’animale domestico. In sintesi, da quello che ci ha detto Artale, non ci sarebbe nessuna relazione tra virus e l’animale, almeno che non sia l’uomo a portare il virus in casa. Nello specifico l’animale diventa un mezzo, come può essere un carrello, la tastiera del distributore di benzina automatico o un telecomando in casa per esempio.

Nessun ruolo epidemiologico

Il cane, il gatto o l’animale domestico “non gioca nessun ruolo epidemiologico, non è un portatore di patologia”, è un mezzo, come può essere un oggetto della casa per esempio, che può veicolarlo, cioé noi umani possiamo portarlo dall’ambiente esterno e non curandoci di lavarci le mani o disinfettandole, lo trasportiamo alle cose che tocchiamo in casa e quindi anche all’animale domestico, accarezzandolo per esempio. “Un malato di coronavirus lo trasmette al cane, ma il virus dentro il cane non si sviluppa, almeno questo si sa fino ad oggi”.

I consigli sulle passeggiate

Si consiglia di fare la passeggiata in un luogo più riparato, davanti casa, perché più distante è il percorso, più facile che il cane prenda il virus che sta all’esterno, quindi Artale inoltre consiglia di ridurre la quantità di passeggiate a quelle necessarie.

Le regole dal veterinario

Il primo step, sul come rapportarsi con il veterinario, è il contatto telefonico, così da capire quale è il problema e risolverlo direttamente al telefono se è possibile, con la benefica conseguenza di evitare la calca in ambulatorio. Quando è necessario il controllo in ambulatorio, deciso sempre prima chiamando il veterinario, si deve aspettare nella sala di attesa ad uno ad uno, poi consegnare l’animale al veterinario e confrontandosi a distanza decidere ciò che è necessario fare, comunque il proprietario dell’animale non entrerà in laboratorio e se c’è da intervenire l’animale sarà sedato, visto la non presenza tranquillizzante del proprietario.

La regola fondamentale: precauzioni legate all’igiene

Dalla chiacchierata con Artale esce fuori un panorama con la centro l’igiene, cioé lavarsi le mani o disinfettarle prima di aver qualche contatto con l’animale, come con le altre cose presenti in casa. La regola è precauzione, precauzione e poi precauzione. Nel concreto è l’essere umano che deve agire non facendo diventare gli oggetti o gli animali domestici mezzi utili al virus. Tutto questo è strettamente legato a ciò che si raccomanda ogni giorno: stare a casa il più possibile, uscire solo per necessità e aver cura di lavarsi le mani disinfettandole.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.