PALERMO. Una lettera scritta di sindacati di Polizia Penitenziaria hanno è stata inviata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
La missiva è stata firmata da Calogero Navarra (SAPPE), Dario Quattrocchi (OSAPP), Gioacchino Veneziano (UILPA PolPen), Domenico Ballotta (UILPA PolPen), Calogero Spinelli (CNPP) e Alfio Giurato (FP CGIL).
“In questo frangente particolarmente difficile a causa del diffondersi dell’infezione da Coronavirus su tutto il territorio nazionale, è sotto gli occhi di tutti l’immane sforzo personale e professionale messo in atto sia da tutti gli operatori del Servizio Sanitario che da parte delle Forze dell’Ordine quindi anche la Polizia Penitenziaria.
Questi ultimi, in particolare, si stanno adoperando per verificare il rispetto delle disposizioni legislative e garantire, come sempre, l’ordine e la sicurezza delle carceri e dei servizi istituzionalmente in capo a questo apparato di sicurezza dello Stato.
Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria – affermano i sindacalisti di categoria – impegnati sul campo, purtroppo, non possono contare su dispositivi di protezione individuale sufficienti sia in termini di dotazione che di efficacia, e l’indicazione è quella di utilizzarli solo qualora il rischio di possibile contagio sia evidente.
L’esperienza ci indica che anche le persone che non presentino sintomi di infezione evidenti (cosiddette asintomatiche) possono, in maniera inconsapevole, veicolare il virus.
Gli operatori della Polizia Penitenziaria, proprio per la peculiarità dei loro compiti, hanno numerosi contatti, spesso sotto la distanza minima di sicurezza, oltre che con i detenuti, ovviamente, con i propri colleghi.
Nella consapevolezza – sottolineano i sindacalisti di categoria – che è assolutamente necessario preservare l’apparato della sicurezza delle carceri e quindi dell’ordine pubblico dal rischio di doverne mettere in “quarantena” interi “reparti”, appare evidente quanto sia importante non solo rispettare tutte le procedure precauzionali suggerite ma, anche, effettuare un continuo monitoraggio delle condizioni di salute di tutto il personale impegnato nei penitenziari siciliani, e nei servizi in capo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
In considerazione del fatto che si sono già verificati casi di trasmissione tra gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, che il lavoro in squadre/pattuglie rende altamente probabile la trasmissione del contagio tra colleghi e, di conseguenza, l’espansione dell’infezione, Le chiediamo di voler istituire un protocollo che preveda il c.d. “tampone” (o altra attività che certifichi la negatività al COVID-19) per gli operatori della Polizia Penitenziaria che prestano servizio in regione”.