TRAPANI. Chiesta nuovamente la scarcerazione per l’ex deputato Paolo Ruggirello, risultato positivo al Covid-19 mentre si trovava detenuto per mafia nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. E’ la seconda richiesta dopo il rigetto di una prima istanza presentata dai legali lo scorso 31 marzo, prima che il politico venisse sottoposto al tampone. Da ieri – a seguito dell’esito del test – l’ex deputato regionale originario di Trapani è stato trasferito all’ospedale Cotugno di Napoli. Gli avvocati hanno, però, manifestato la necessità di un trasferimento ai domiciliari al termine della degenza e la disponibilità della famiglia di farsi carico del costo dell’elisoccorso.
Ruggirello è in carcere dal 5 marzo dello scorso anno, quando venne arrestato nell’ambito del blitz Scrigno della Dda di Palermo per cui furono arrestate 25 persone del mandamento di Trapani. Il mese scorso il politico è stato rinviato a giudizio assieme ad altre otto persone, l’inizio del processo era previsto per il prossimo 8 aprile, ma l’udienza slitterà a causa delle restrizioni introdotte dai decreti sul coronavirus. Sabato il politico è stato sottoposto al tampone e la figlia – protagonista di una campagna sui social – ha ringraziato “pubblicamente il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, e l’associazione Antigone, in particolare per la sezione della Campania per l’attenzione e la professionalità mostrata e profusa per tutelare la salute non solo di mio padre ma di tutta la popolazione detenuta”.
Fonte AGI