TRAPANI. Con una nota inviata dal Sindaco Giacomo Tranchida al Presidente della Regione Nello Musumeci e al Prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi, si chiede di modificare l’ordinanza che impone il divieto per le consegne a domicilio per Pasqua e pasquetta. “La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, causata dal fenomeno epidemico da COVID–19, ha comportato fin qui l’assunzione di diverse misure di contenimento – a tutti i livelli governativi – sostenute da competenze medico-scientifiche. – si legge nella nota – Fra le misure in materia di commercio e di trasporto pubblico è stata disposta la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole. Il divieto di chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali ha fatto sorgere dubbi circa la sua materiale applicazione nel caso della consegna a domicilio, i cui chiarimenti sono stati affidati, da ultimo, alla circolare n.4 del 6.4.2020 nella quale viene espressamente detto che: “Ne discende che in tali giornate i relativi servizi di consegna a domicilio debbano essere parimenti sospesi, con eccezione della consegna di farmaci e di materiale editoriale. L’approssimarsi di festività religiose così importanti come la Santa Pasqua e del Lunedì dell’Angelo (Pasquetta), comporterà per i nostri Cittadini uno sforzo di isolamento in più a cui si assoceranno l’impossibilità di condividere la tavola con i propri cari e di onorare le tradizioni proprie di ciascun territorio. Inoltre, la chiusura di due giornate consecutive degli esercizi commerciali di generi alimentari porterà ad innalzare il pericolo che si creino sovraffollamenti nei supermercati in vista dell’assenza di altre possibili ipotesi di approvvigionamento alimentare. Proprio al fine di evitare il pericolo sopra evidenziato e contenere i sentimenti che può provocare – in questi giorni – la separazione dell’isolamento dagli affetti familiari e amicali, nel tentativo di rendere coerente il momento di festa con il consumo delle specialità enogastronomiche tipiche delle festività pasquali, consentendo – tra l’altro – agli esercizi commerciali di soddisfarne la domanda e contribuire ad una, seppur minima, ripresa, si chiede di voler considerare una modifica dell’ordinanza n.14 del 3/4/2020, nella parte in cui non prevede la deroga (così come previsto per farmacie ed edicole) della chiusura domenicale e nei giorni festivi per gli esercizi commerciali che offrono servizi di consegna a domicilio dei pasti e in generale di tutti i generi alimentari (compresi dolci, gastronomia, ecc). Si rammenta che la consegna a domicilio dei pasti può effettuata in tutti gli altri giorni della settimana e che la stessa consente ai clienti di rimanere a casa nel pieno rispetto della norma”.