La foto di Conte in arresto come un boss mafioso, è bufera sul post dell’Assessore Manlio Messina (FdI)

Un fotomontaggio che ritrae il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in manette all’uscita dalla Caserma dei Carabinieri è stato pubblicato su Facebook dall’Assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana Messina (Fratelli d’Italia). È bufera

PALERMO. Un fotomontaggio ritrae il Presidente del Consigli dei Ministri Giuseppe Conte in manette, all’uscita dalla Caserma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. Si tratta di un fotomontaggio, ma a diffonderlo su Facebook non è un cittadino qualsiasi o una delle solite pagine di fake news, ma l’Assessore Regionale al Turismo della Regione Siciliana Manlio Messina, dal 2017 nominato da Giorgia Meloni coordinatore regionale di Fratelli D’Italia per la Sicilia Orientale e dal 5 luglio 2019 nominato dal Presidente della Regione Nello Musumeci Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo.

L’immagine usata per il fotomontaggio, accompagnato dalla scritta “Fase 3”, è chiara per chi conosce le cronache locali. Infatti si tratta del momento dell’arresto del boss palermitano Settimo Mineo, secondo gli investigatori a Capo della Nuova Cupola di Cosa nostra al posto di Totò Riina, dopo la convalida del fermo durante l’operazione antimafia “Cupola 2.0”. Un fotomontaggio che ha creato sconcerto e fatto infuriare molti esponenti politici siciliani e non.

L’Assessore Messina ha accompagnato il post con il commento: “#maseiserio? Io posterei ovunque questo hashtag. #maseiserio?? Giuseppi Conte #maseiserio?”.

Sotto il post tanti i commenti di sdegno da parte di molti cittadini che hanno anche chiesto le sue dimissioni. In risposta ad alcuni l’Assessore Messina ha spiegato che “l’ironia e la satira fanno parte della democrazia”. E a chi gli ha chiesto di scusarsi ha risposto che “non ho da chiedere scusa a niente e nessuno. Forse Conte dovrebbe chiedere scusa agli italiani. Anzi, ne sono sicuro dopo l’ennesima pagliacciata di ieri sera. Il mio superiore è il popolo italiano e rispondo a loro. Non a uno come Conte che usa la tv di stato per insultare le opposizioni.”

Intanto i deputati all’ARS del Partito Democratico hanno chiesto al Presidente Nello Musumeci di rimuovere l’Assessore Messina dopo l’indecoroso post sul Presidente Conte.

“Il presidente della Regione ci tolga dall’imbarazzo e rimuova immediatamente l’assessore turismo Manlio Messina o saremo costretti a richiedere un dibattito d’aula e presentare una specifica mozione di sfiducia. É gravissimo che in un momento così delicato, che richiede la collaborazione fra istituzioni un assessore regionale manchi di rispetto al governo nazionale offendendo con un indecoroso post sulla sua pagina Facebook la Sicilia ed i siciliani che certamente non si riconoscono in questo tipo di esternazioni irriverenti e volgari. La sicilia ha bisogno di rappresentanti che all’insegna del rispetto e della dignità personale lavorino per lo sviluppo della regione e non di chi nasconde la propria inefficienza dietro umorismi irrispettosi”. Lo dicono i deputati del Partito democratico all’Ars a proposito del post pubblicato dall’assessore al turismo Manlio Messina sulla sua pagine Facebook che ritrae un fotomontaggio del presidente del Consiglio.

Anche Claudio Fava, Presidente della Commissione Regionale Antimafia, ha condannato il post dell’Assessore Messina. “Con la Sicilia in ginocchio, dilettarsi nei fotomontaggi denigratori nei confronti dei Presidente Conte è già ridicolo. Se a farlo è l’Assessore regionale responsabile per uno dei settori più colpiti, quello del turismo, si tratta di un comportamento irresponsabile che indica l’assenza della benché minima cultura istituzionale, soprattutto quando si fa parte di una Giunta – sottolinea Fava – che non riesce nemmeno ad organizzare il semplice invio delle domande per la cassa integrazione. L’assessore Messina si ricordi, se ne è capace, di essere alla guida di un comparto che oggi sta soffrendo, con migliaia di posti di lavoro a rischio. Se non ne è capace, è meglio che se ne vada.” Lo dichiara il Presidente della Commissione antimafia regionale Claudio Fava.

Sull’argomento anche il deputato nazionale Carmelo Miceli (PD), responsabile Sicurezza del Partito Democratico, contattato dal nostro giornale ha condannato il post dell’Assessore siciliano al Turismo. “È stato un atteggiamento semplicemente indecoroso per l’istituzione che rappresenta. In un momento in cui si necessita di collaborazione, in un momento in cui le Istituzioni siciliane dovrebbero interloquire con il governo centrale per spiegare la necessità di lasciare ripartire l’isola prima del resto dell’Italia, l’assessore al turismo – ha affermato il Deputato Miceli ad Alqamah.it – si presta ad un attacco volgare e infantile che pregiudica a priori ogni possibile forma di dialogo. Letteralmente è drammaticamente inadeguato al ruolo che ricopre. Spero che il Presidente Musumeci lo rimuova avocando a se la delega”.

Parole dure anche dai deputati del gruppo Movimento 5 Stelle all’ARS. “L’assessore Messina, col suo gesto irresponsabile in un momento storico drammatico, in cui le istituzioni dovrebbero, più del solito, dare prova di maturità ed essere da esempio virtuoso per i cittadini,  ha dimostrato che non è degno di rimanere al suo posto: si dimetta”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars in relazione al fotomontaggio pubblicato dall’assessore al Turismo che raffigura il premier Conte tra due carabinieri che lo traggono in arresto. “Definire satira la propria sconsiderata azione, come ha fatto l’assessore nel tentativo di salvare la poltrona che già comincia a sentir vacillare sotto di sé – continuano i deputati – è la classica pezza peggiore del buco. Un rappresentante del governo regionale, prima che alla casacca del suo partito e agli insegnamenti della sua ispiratrice Meloni, dovrebbe pensare al bene dei siciliani. E a questo punto – concludono – pensiamo seriamente che il bene dei siciliani sia che lui faccia i bagagli e vada via”.

L’Assessore Manlio Messina, dopo le polemiche che lo hanno investito in queste ore, ha deciso di eliminare il post-fotomontaggio. Durante una diretta Facebook sulla sua pagina ha chiesto scusa ribadendo che si trattava soltanto di satira.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.