Alla Lega l’Identità Siciliana, la bagarre. Un nuovo assetto per “Roma”?

Un incontro, svoltosi giorni fa, tra gli esponenti di centrodestra in Sicilia per dare un nuovo impulso alle Riforme, è stato oggetto di tante discussioni, ma non per le Riforme, ma per un altra notizia, cioé l’assegnazione dell’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana alla Lega. Opportunità e interpretazione della scelta, queste le due linee al centro dei dibattiti sui social e nel campo prettamente politico.

“È stata un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta “, queste le parole del Presidente della Regione Nello Musumeci, al termine del vertice del centrodestra tenutosi a Palermo giorni fa, che stanno creando un dibattito acceso tra le forze politiche, ma anche tra i cittadini.

Un esponente della Lega ai Beni Culturali e Identità Siciliana? Alcuni dicono “vabbé non c’è più la parola Nord, sono politici siciliani”, di contro qualcuno si ribella, perché afferma che la “scesa” della Lega al Sud è solo per motivi elettorali e resta sempre “razzista” nei confronti del Sud, quindi metterla a capo dell’identità siciliana sembra una provocazione. Questa seconda posizione ha fatto sì che molti hanno proposto petizioni per far ritornare sui propri passi Musumeci e alcuni per richiedere le dimissioni dello stesso.

Al netto di tutto ciò, da tempo si parlava di questa evenienza e potrebbe esser vista come una mossa di Musumeci per prepararsi a “sbarcare a Roma”, al fine di essere protagonista fuori dalla Sicilia. Un progetto, se confermato, che non sarebbe una novità, in passato Presidenti di Regione e politici siciliani ci hanno tentato, ma questo da molti è visto come il solito tradimento della Sicilia, che resterà sottoposta a “Roma”. In sintesi la volontà politica di creare un nuovo equilibrio, con Musumeci e il suo gruppo protagonisti, capaci di incidere a livello nazionale, di contro altri vedono tutto questo come la solita mossa per non restare fossilizzati in terra siciliana, ma quando a Roma dimenticarsi della propria terra, con la Sicilia a far la figura del “è intelligente, ma non si applica” o “ha tanto talento, ma non riesce”.

Tante le opzioni messe in campo da analisti politici e semplici cittadini, che ora sono curiosi di sapere chi sarà il “prescelto”. Tra i nomi che circolano, quello di Igor Gelarda consigliere Comunale a Palermo, nonché capogruppo, della compagine Lega Salvini Premier,  quello del senatore Stefano Candiani che è stato assessore alla cultura della sua città, Tradate (Provincia di Varese), dove poi ha ricoperto la carica di sindaco per due mandati, o infine  Matteo Francilla Sindaco di Furci Siculo in Provincia di Messina, quest’ultimo nome  è quello che circola di più, ma per alcuni più probabile la scelta di un assessore donna o di un tecnico per la carica che fu del compianto Sebastiano Tusa, considerato un esponente di livello internazionale, che purtroppo ha perso la vita in un incidente aereo il 10 marzo 2019. Una figura quella di Tusa che certo metterà sotto pressione il suo sostituto, perché difficile, secondo alcuni impossibile, seguire le sue orme.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.