Una strada che partiva da Castellammare del Golfo e raggiungeva San Vito Lo capo, che avrebbe devastato ciò che oggi è “Lo Zingaro” e aperto la via alla speculazione edilizia. Questo nefasto evento fu scongiurato, 40 anni fa, da una mobilitazione popolare, che inoltre nel 1981 portò alla creazione della prima riserva naturale orientata in Sicilia.
Un gruppo di coloro che furono protagonisti il 18 maggio 1980 della marcia dello Zingaro questa mattina hanno realizzato una “manifestazione”, entro le regole restrittive dettate dall’emergenza pandemia, per far memoria e quindi rinnovare il messaggio che la natura non si tocca. Un contributo concreto nel difendere la natura dal cinismo di coloro che invece pensavano ad uno sviluppo che non comprendeva il rispetto di madre natura. Una mobilitazione che portò anche in auge il concetto che si può curare, preservare la natura e farne anche una protagonista dello sviluppo economico di un territorio.
Su questa giornata si segnalano le dichiarazioni del Sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, a mezzo comunicato stampa, ne pubblichiamo una parte: “Primo esempio di simbiosi isolana tra fruizione e rispetto dell’ambiente. Non avendo potuto farlo quest’anno a causa dell’emergenza covid-19, a 40 anni dall’istituzione, nel 2021, Castellammare del Golfo intende farsi promotrice, chiedendo l’intervento della Regione siciliana in collaborazione con l’azienda Forestale, di un ampio momento di conoscenza e confronto sulla politica legata alla valorizzazione ed al contemporaneo rispetto dei luoghi”.
A voi le parole di due protagonisti della “manifestazione” di stamattina: