“Con la presente sono a rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica di Vice Presidente del Consiglio Comunale”. Questo è l’incipit della lettera di dimissioni della Consigliera 5 Stelle Giovanna Melodia. Un altro tassello che evidenzia la vita non facile all’interno del Movimento 5 Stelle.
ALCAMO. Nel documento Melodia sottolinea che la “scelta è molto sofferta e si trascina da un po’ di tempo”, ma non vede “altra via di uscita”, un percorso che finisce “con l’amaro in bocca” perché non “messa nelle condizioni di realizzare gli obiettivi che ci eravamo preposti”. La missiva continua con una dura critica “onestà intellettuale mi impone di ammettere che l’azione della Presidenza del Consiglio Comunale è stata poco incisiva e per niente innovativa”, ma dopo precisa che “non vuole essere un segnale di rottura ma una presa di coscienza e soprattutto uno spunto di riflessione su quello che è stato e quello che sarebbe dovuto essere”, anche se di seguito Melodia ammette “che questa scelta è stata, in qualche modo, anche condizionata dal clima poco sereno che si è venuto a creare all’interno del gruppo consiliare M5S ovvero in seno a quella che dovrebbe ancora essere la maggioranza consiliare”.
Un documento “forte”, proveniente da una rappresentante di spicco del Movimento 5 Stelle, non solo per essere stata la compagna di luigi Di Maio, aspetto che non attiene alla politica, ma perché persona che ha sempre avuto un ruolo primario, a questo si deve la sua elezione a Vice Presidente del Consiglio Comunale. Queste dimissioni aggiungono un altro particolare ad uno scenario che comunque testimonia un qualcosa che si è rotto all’interno del Movimento 5 Stelle di Alcamo, che all’inizio sembrava una corazzata solida, forte dei numeri in Consiglio Comunale, ma che da mesi ha dato prova di fragilità nei rapporti interni. Un altro pezzo che anche se non va via dal Movimento comunque fa pensare ad un futuro certo non semplice per il Sindaco Surdi, che è l’uomo preposto a creare equilibrio sia in Giunta che nel Movimento.
Pubblichiamo per intero il documento:
“Con la presente sono a rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica di Vice Presidente del Consiglio Comunale.
Una scelta molto sofferta che si trascina da un po’ di tempo ma che, giunti ad oggi, non vede altra via di uscita.
Chi ha imparato a conoscermi sa che non mi sono mai piegata a soluzioni semplicistiche o di comodo, non mi sono mai tirata indietro quando si è trattato di prendere una posizione e queste mie dimissioni ne costituiscono ulteriore prova.
Un percorso non solo politico ma anche umano che ha sicuramente arricchito il mio bagaglio culturale ed emotivo ma che concludo con l’amaro in bocca ovvero con la consapevolezza di non essere stata messa nelle condizioni di realizzare gli obiettivi che ci eravamo preposti.
Ho sempre operato con lealtà e nel rispetto dei ruoli istituzionali ma onestà intellettuale mi impone di ammettere che l’azione della Presidenza del Consiglio Comunale è stata poco incisiva e per niente innovativa. In questi 4 anni di consiliatura è stato sicuramente garantito il corretto svolgimento dei lavori del Consiglio in una posizione bipartisan ma, stante l’esclusiva natura istituzionale della carica, era auspicabile una maggiore rappresentanza sul territorio. Ci tengo a precisare che il mio non vuole essere un segnale di rottura ma una presa di coscienza e soprattutto uno spunto di riflessione su quello che è stato e quello che sarebbe dovuto essere.
Devo, altresì, ammettere che questa scelta è stata, in qualche modo, anche condizionata dal clima poco sereno che si è venuto a creare all’interno del gruppo consiliare M5S ovvero in seno a quella che dovrebbe ancora essere la maggioranza consiliare.
Alla luce delle suddette considerazioni reputo coerente rassegnare le miei dimissioni da Vice Presidente del Consiglio rimettendo, pertanto, la carica elettiva nelle mani dell’organo collegiale.
Mi preme chiarire che, un forte senso di responsabilità nei confronti della mia città e di chi ha riposto fiducia nella mia persona mi impone di continuare ad onorare il mandato consiliare fino alla fine.
Concludo rivolgendo un sincero augurio di buon lavoro al Presidente del Consiglio e all’Ufficio di Presidenza tutto”.