Un abbandono che da’ uno scossone e che di sicuro è stato già avvertito e si avvertirà anche nel prossimo futuro. Una vicenda che preoccupa tutti, specialmente perché il piano di rilancio dello scalo aeroportuale trapanese potrebbe ave una battuta d’arresto e quindi la vicenda Bigi avere un finale negativo.
La prima reazione è stata quella di Airgest, la società presieduta da Salvatore Ombra che gestisce l’aeroporto trapanese, fortemente preoccupata per la decisione di Alitalia, oltretutto a pochi giorni dalla riapertura dopo il lockdown da coronavirus. Una decisione improvvisa e unilaterale che fa decadere da luglio le rotte quotidiane da Trapani Birgi verso Roma Fiumicino e Milano Linate, nonostante i biglietti già venduti. “E, inoltre, Alitalia ad oggi non ha mai firmato il contratto con il comune di Marsala che le avrebbe garantito, in modo di rapido e diretto, oltre 600 mila euro grazie alla legge regionale 24/2016”.
La decisione sarebbe da ricollegare al guadagno, che secondo la compagnia aerea non c’è.
Abbiamo intervistato Salvatore Ombra, presidente di Airgest, sulla vicenda e sul futuro dello scalo trapanese “Vincenzo Florio – Birgi”: