Ieri mattina l’Avv. Vincenzo Maltese, componente dell’Ufficio legale regionale dell’associazione di consumatori CODICI e Presidente dell’associazione culturale “Osservatorio per la Legalità di Trapani”, assieme al suo consulente tecnico, Dott. Geom.Gianfranco Sernesi, ha incontrato i vertici dell’Assessorato Regionale dell’Ambiente guidato da Alberto Pierobon, per rappresentare le criticità del sistema fognario lungo la via Libica, dei cedimenti strutturali delle condotte di adduzione tra il sistema di sollevamento e quello di depurazione di Nubia (Paceco), per affrontare il problema degli sversamenti di liquami lungo la costa del trapanese e quindi per trovare una soluzione all’annoso problema.
Il legale per l’occasione, ha consegnato un dossier per l’assessore e il suo staff che confermavano di non essere a conoscenza degli ultimi cedimenti e interventi emergenziali effettuati in questi giorni sulla condotta di via Libica, se non tramite qualche notizia stampa, mentre in passato, qualcosa era pervenuta dalla direttrice della Riserva naturale che insiste nella zona.
“Nel corso dell’incontro si è discusso di possibili strumenti idonei ad intervenire in via definitiva per la sostituzione di circa 4 km di condotta ammalorata, e l’Assessorato, vista l’emergenza in atto, si è reso disponibile a valutare un progetto tecnico e quindi lo stanziamento di risorse finanziarie a valere sui fondi della Protezione Civile regionale, spiega Vincenzo Maltese. “Già dalla prossima settimana infatti dovrebbero prendere contatti con l’Amministrazione comunale per avere una relazione tecnica sullo stato della condotta”. Questo consentirebbe di sospendere al momento l’ipotesi del mutuo per circa 2,5milioni di Euro, che era stata avanzata dal Sindaco di Trapani, e che graverebbe in maniera più incisiva sulle tasche dei cittadini.
Sul fronte Erice invece non hanno mai ricevuto alcun progetto per predisporre il sistema fognario in località Pizzolungo, mentre per il sistema idrico l’Assessore Pierobon ha firmato un decreto, già pubblicato, con il quale si stabilisce una dotazione finanziaria per la fase di start up – nelle more dell’individuazione del gestore unico dell’ATI – per quei Comuni che volessero partire con la gestione in proprio della rete idrica e della fatturazione.
Sarebbe quindi opportuno e in questo il mio auspicio – conclude l’Avv. Vincenzo Maltese, che le Amministrazioni comunali di Trapani ed Erice predisponessero i relativi progetti rispettivamente per la condotta fognaria fatiscente di via Libica, ove il problema ha carattere di urgenza, sia per un impianto fognario su Pizzolungo. Mentre sarebbe quanto mai opportuna per il Comune di Erice, la presa in carico della rete idrica comunale che potrebbe risolvere svariati disservizi vista ormai la mancanza di personale in capo ad EAS ormai praticamente smantellata nella sua dotazione organica.”