Gino Pitò, consigliere comunale di minoranza del gruppo federato ABC/Alcamo Cambierà, è stato eletto alla carica di vice presidente del Consiglio Comunale, elezione dovuta alle dimissioni di Giovanna Melodia, del Movimento 5 Stelle, che ricopriva la carica fino a qualche settimana fa.
Una carica che ha visto protagonista una esponente della maggioranza 5 Stelle, Giovanna Melodia, poi dimissionaria, che passa alla minoranza con l’elezione, con voti decisivi provenienti dalla maggioranza, di Gino Pitò del gruppo consiliare ABC/Alcamo Cambierà. Un evento non di poco conto visto che in passato si è parlato del Movimento 5 Stelle che aveva “preso” tutte le cariche, tranne la carica di terzo componente dell’ufficio di Presidenza, ricoperta dal consigliere PD Cracchiolo.
Abbiamo raggiunto il neo eletto Gino Pitò per rivolgergli qualche domande:
Una carica che va all’opposizione. Sin dall’inizio del mandato si erano sollevate critiche perché la maggioranza aveva “preso” tutto, che cosa è cambiato?
“Sono passati quattro anni. E’ cambiato l’atteggiamento del M5S nei confronti delle altre forze politiche e questo sia a livello nazionale che a livello locale. Com’è giusto che sia ci possono essere affinità o divergenze e, comunque una delle principali regole non scritte della politica impone che, nel caso di cariche elettive, la maggioranza deve avere la presidenza ma alle opposizioni va data la vicepresidenza”.
In passato c’è stato qualche screzio con il presidente del Consiglio comunale Mancuso, ora sarete a stretto contatto, cosa ci si dovrà aspettare?
“Mai sono stati screzi a livello personale, erano modi diversi di intendere il lavoro dell’ufficio di Presidenza del consiglio comunale. Avremo modo di confrontarci ma l’interesse è comune ed è quello di rendere i lavori consiliari più produttivi e di “tirare le fila” di tutto quanto è in corso di lavorazione per finalizzare quanti più atti possibile prima della fine del mandato”.
Cosa c’è da cambiare o migliorare? Quali i punti su cui baserà il suo operato?
“C’è da lavorare nel dialogo con le commissioni e anche nella comunicazione con la stampa e con la città in generale. Avremo modo di occuparcene coinvolgendo anche il terzo componente dell’ufficio di Presidenza, il consigliere Cracchiolo. Non vedo particolari problemi operativi, ripeto, l’interesse è comune”.