Operazione Cutrara: oggi Consiglio Comunale, domani il primo cittadino davanti ai pm di Palermo
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Per tutta la mattinata il Sindaco Nicola Rizzo è rimasto nel palazzo di città, dopo aver ricevuto questa notte un avviso di garanzia nell’operazione antimafia condotta dai Carabinieri denominata “Cutrara”. Contestualmente al sindaco Rizzo è stato notificato un invito a rendere interrogatorio. Sarà davanti ai pm domani mattina, interrogatorio fissato presso gli uffici del procuratore aggiunto Paolo Guido. Rizzo ha nominato proprio difensore l’avvocato Roberta Tranchida, che fa parte dello studio legale dell’avv. Giacomo Frazzitta che è stato assessore alla legalità nella giunta Rizzo appena insediata. L’ipotesi di reato contestata sarebbe quella di concorso esterno in associazione mafiosa, almeno così trapela dagli avvocati. In città intanto cosa accade? C’è un silenzio assordante ai “quattro canti”. Politici, consiglieri comunali, ex consiglieri e dipendenti pubblici non commentano. Si recano al Palazzo di città per effettuare il test sierologico, ma senza commentare, almeno pubblicamente, l’operazione antimafia che questa notte ha svegliato e scosso la città.
Intorno alle 4:30 di questa notte un elicottero dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia ha squarciato il silenzio sulla città di Castellammare del Golfo. Arresti e perquisizioni in diverse zone della città, dal centro alla periferia. Le luci delle auto dei Carabinieri hanno illuminato una città che si risveglia, ancora una volta, con un’operazione antimafia che mette in luce vecchi e nuovi legami. Come quelli tra le famiglie americane e quelle castellammaresi, ne abbiamo parlato recentemente in riferimento all’operazione antimafia del novembre scorso.
L’indagine è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani e coordinata dalla Procura antimafia di Palermo. Nel blitz di questa notte 13 sono finiti agli arresti (un ordine di arresto era stato deciso per Sebastiano Sottile, detto Gheddafi, morto però di recente) e 11 gli avvisi di garanzia che sono stati notificati, uno per l’ex consigliere comunale Francesco Foderà, un altro per un avvocato trapanese, Francesco Di Bono, anche lui un ex politico, è stato presidente del Consiglio comunale di Trapani. I carabinieri hanno notificato l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Palermo, giudice Guglielmo Nicastro su richiesta del pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
Per tutta la notte oltre 200 militari dell’Arma con il supporto di unità navali, aeree e reparti specializzati, hanno cercato le armi sotterrate in alcuni terreni di periferia, come emerso dalle intercettazioni. A dirigere la riorganizzazione della famiglia mafiosa don Ciccio Tempesta Domingo, scarcerato nel 2015 e ritornato a comandare dopo una lunga detenzione per reati di mafia. I reati contestati sono quelli di associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Il sindaco Rizzo di buon mattino è arrivato in Municipio dove si è fermato fino alle 11, poi è stata rilanciata agli organi di stampa una sua dichiarazione: “Ho piena fiducia nella Magistratura e nel lavoro delle Forze dell’ordine. Sono sereno. Sono assolutamente disponibile ad essere sentito immediatamente dalla Magistratura per chiarire la mia posizione poiché ho sempre operato con la massima trasparenza”.
“Desidero esprime la mia personale vicinanza al sindaco, certo che potrà dimostrare, nelle sedi deputate, la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Ho avuto modo di lavorare quotidianamente con il sindaco Rizzo e constatare la sua abnegazione e completa dedizione al lavoro nell’esclusivo interesse della nostra città di Castellammare. Manifesto solidarietà al sindaco Nicola Rizzo augurandogli che al più presto possa chiarire la sua posizione ed ho piena fiducia nel lavoro della Magistratura e delle forze dell’ordine”, ha affermato il Presidente del Consiglio Comunale Mario Di Filippi.
Intanto per il momento nessun movimento o partito di minoranza o maggioranza ha commentato la vicenda, un silenzio che potrebbe essere infranto oggi pomeriggio in occasione del Consiglio Comunale. Un clima di attesa accompagna il passeggio lungo il corso Bernardo Mattarella. Tanto movimento, ma poche parole.