“La straordinaria opportunità rappresentata dalle Zes non sia resa vana dalla burocrazia”. È l’appello lanciato da Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria Trapani, che afferma: “È finalmente arrivato per la Sicilia il via libera alle Zone economiche speciali, che mirano ad attrarre investimenti attraverso una drastica semplificazione amministrativa e la possibilità di accedere a sgravi fiscali e a un credito d’imposta rinforzato. Adesso bisogna, però, pass are velocemente alla fase operativa per rendere effettivi e concreti i benefici previsti. Ci auguriamo, infatti, che questa opportunità sia colta al meglio per creare sviluppo e occupazione e che non si vada a impantanare, come troppo spesso accade, nei rivoli della burocrazia”. Uno degli obiettivi è infatti proprio quello di favorire nuovi investimenti che portano nuova occupazione e, solo per la provincia di Trapani, si calcola un potenziale di nuovi occupati, a regime, di oltre mille unità.
“Ciò che fino ad oggi – aggiunge Bongiorno – ha costituito un ostacolo allo sviluppo e agli investimenti, e cioè la nostra marginalità territoriale, viene finalmente superato e zone fondamentali per la nostra economia, come quella dello scalo aeroportuale o del porto, ma anche quelle di Trapani, Mazara del Vallo, Calatafimi o Custonaci con i suoi marmi, potranno ricevere nuovi impulsi per lo sviluppo economico per il territorio”.
“Proprio l’area che fa riferimento al Comune di Custonaci – sottolinea il presidente della sezione Marmi di Sicindustria Trapani, Giovanni Castiglione – assume un’importanza strategica fondamentale. Si tratta di un risultato che abbiamo fortemente voluto e al quale abbiamo lavorato fornendo numeri e dati rappresentativi di un settore dove gli indici di export, i livelli di occupazione, il collegamento con lo sviluppo delle attività portuali hanno poi giustificato l’introduzione dell’area tra le Zes. Ora non si vanifichi l’esito raggiunto grazie all’impegno sinergico con l’assessorato regionale alle Attività produttive e al supporto tecnico del comune di Custonaci”.
Sull’argomento si è espressa anche la CGIL che reputa “indispensabile passare subito alla fase progettuale e garantire maggiori risorse alle imprese per creare lavoro e per rafforzare il ruolo e la funzione delle Zes”.
Il segretario della CGIL Trapani Cutrona inoltre sottolinea “l’Opportunità per i settori trainanti dell’economia locale e importanti prospettive per lo scalo di Trapani Birgi”
“Le Zone economiche speciali – sempre Cutrona – rappresentano una importante proposta di sviluppo economico e produttivo per il territorio trapanese, ma per essere attrattive e competitive, rispetto ad altre regioni meridionali dove le Zes sono già operative, è indispensabile passare subito alla fase progettuale”.
Il segretario generale della Cgil di Trapani inoltre interviene sulle Zes che nel trapanese interessano il comparto marmifero di Custonaci, l’agglomerato industriale, l’area logistica, il porto e il retroporto di Trapani, l’aeroporto di Trapani Birgi, e alcune porzioni dei territori di Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo e Salemi per quanto riguarda il settore agroalimentare e ittico.
“Approvata la legge – dice il segretario generale Cutrona – occorre adesso che la Regione riprogrammi i fondi europei per garantire maggiori risorse economiche alle imprese, per creare lavoro e per rafforzare il ruolo e la funzione delle Zes. Se non si supereranno i limiti che riguardano la rimodulazione dei fondi strutturali, da cui dipendono le previsioni della finanziaria regionale, le Zes usufruiranno solamente dei fondi nazionali e, in assenza di un piano di sviluppo strategico che preveda agevolazioni supplementari, non avranno una capacità attrattiva per i nuovi investitori”.
La Cgil evidenzia che le Zes rappresentano anche una ulteriore occasione di sviluppo per lo scalo aeroportuale di Trapani Birgi.
L’inserimento del “Vincenzo Florio” nelle Zone economiche speciali potrebbe, infatti, far decollare l’aeroporto anche come base per il traffico merci, consentendo alle tipicità del territorio di raggiungere i mercati del nord Italia ed esteri, oltre a garantire una maggiore operatività allo scalo.
Per la Cgil di Trapani è, pertanto, necessario riaprire il confronto territoriale con gli imprenditori e con tutti i soggetti coinvolti.
“Per l’avvio delle Zes – dice il segretario Cutrona – è opportuno istituire una cabina di regia per programmare lo sviluppo della provincia di Trapani. Le Zone economiche speciali rappresentano una occasione per far ripartire settori produttivi fortemente segnati dalla crisi e per evitare che segmenti dell’economia possano essere schiacciati e aggrediti da una possibile concorrenza della mafia”.