CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Nervi tesi al consiglio comunale straordinario di questa sera a Castellammare del Golfo. Con un ordine del giorno che ha lasciato perplessa l’opposizione, il Sindaco Nicola Rizzo, in merito all’indagine che lo vede indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ha incassato la fiducia della sua maggioranza e l’invito dei suoi assessori ad andare avanti.
All’ordine del giorno, dopo le rituali comunicazioni del Presidente del Consiglio, un solo punto: operazione antimafia del 16 giugno presentato dai consiglieri comunali Di Simone Brigida (Capogruppo Oltre) e Stabile Bernardo (Capogruppo Forza Italia). Entrambi gruppi che compongono la maggioranza.
Per Bernardo Stabile – capogruppo di Forza Italia – “il nostro sindaco ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa e non una richiesta di misura cautelare o di rinvio a giudizio, siamo ancora in una fase preliminare in cui si dovrà appurare l’esistenze del reato. Quindi, ad oggi, non credo ci siano le premesse per chiedere le dimissioni del sindaco”.
Il consigliere Sebastiano Cusenza, a seguito di alcune richieste di chiarimenti da parte della consigliera comunale di opposizione Marilena Titola, riguardante un certo Cusenza che salta fuori nelle indagini, ha commentato: “la mafia non mi appartiene. Il nostro primo cittadino – prosegue Cusenza – è stato raggiunto da un avviso di garanzia, lo stesso non è stato rinviato a giudizio e tantomeno a provvedimenti di custodia cautelari. Nel 2018 mi sono candidato per sostenere Nicola Rizzo. Ora, sposando in pieno il programma elettorale ho dato fiducia, do fiducia e continuerò a dare piena fiducia”. Dello stesso avviso anche i diversi assessori che sono intervenuti nel dibattito, tra questi Maria Tesè e Vincenzo Abate.
Di parere opposto l’opposizione attraverso le parole di Lorena Di Gregorio, capogruppo di Castellammare 2.0. “Abbiamo sollecitato la convocazione del consiglio comunale – commenta la consigliera – per dare un messaggio rassicurante ai nostri concittadini. E’ normale in questo momento che lei dia ascolto a chi le vuole bene, ma le suggeriamo di ascoltare anche chi vuole bene alla città. Per questo torniamo a chiederle e chiederci se possiamo andare avanti facendo finta di niente? Signor Sindaco, abbiamo la sensazione netta che ci troviamo sull’orlo del baratro, dobbiamo fermarci perché ad andare avanti precipitiamo nel burrone e lì non si salva nessuno”.
Dure anche le parole del consigliere Giovanni D’Aguanno che ha richiesto le dimissioni del Sindaco. Il consigliere ha anche posto al centro del dibattito una forte questione morale ed etica. “Nei comuni vicini – commenta il consigliere – alcuni gruppi consiliari di maggioranza, hanno chiesto le dimissioni del sindaco Toscano, per fatti meno gravi. Oggi attestiamo che i suoi gruppi di maggioranza per fatti molto più gravi non prendono le distanze. Tutto quello che è accaduto è lontano dal nostro giuramento. Noi tutti siamo garanti del popolo di Castellammare del Golfo, ed abbiamo un compito ben preciso. Mantenere alta la bandiera della legalità. Ci troviamo davanti ad una storia senza precedenti. Non era mai accaduto che il Sindaco della nostra città fosse raggiunto da un avviso di garanzia di così grave entità. In questa seduta ci viene chiesto dalla maggioranza di dare pieno mandato politico al sindaco. Signor sindaco dimostri ai concittadini il suo senso di responsabilità politico e con un atto di coraggio rassegni le proprie dimissioni”.
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi interviene anche il primo cittadino, Nicola Rizzo.
“Mi sono permesso – commenta il Sindaco – di scrivere delle righe per chiarire la mia posizione su ciò che è avvenuto. Proprio perché sono un soggetto indagato e non condannato, non posso essere totalmente libero di dire ciò che penso e quello che realmente è coperto da segreto istruttorio. Mi limiterò solamente a fare delle considerazioni su ciò che posso dire e posso fare”. “Mi atterrò – prosegue Rizzo – rigorosamente a quello che il consiglio comunale deciderà di fare su di me. Proprio perché ci siamo sempre detti che le decisioni politiche vanno prese all’interno del consiglio comunale. Io mio atterrò a ciò che questo consiglio decide”.
Durante l’intervento, il primo cittadino ha confermato l’incontro avvenuto con il Domingo presso la casa del suocero e di alcune presunte richieste fatte da quest’ultimo in merito ad un immobile per una potenziale casa di riposo. Sull’accaduto Rizzo ha precisato che l’incontro è stato casuale e di non aver dato seguito alle richieste fatte da Francesco Domingo, in arte “ciccio tempesta”.
“Ho agito sempre con assoluta trasparenza, sono stato sempre rigido. Ho detto a chiunque e l’hanno detto anche i miei assessori e consiglieri, che chiunque può venire al comune per vedere gli atti. Nel momento in cui – conclude il primo cittadino – dovessi notare che ci può essere un rischio per la mia comunità di essere penalizzata, qualora stasera il consiglio comunale mi dovesse rinnovare la fiducia io comunque non esiterei a farei quei passi doverosi”.
Parole che non hanno convinto l’opposizione. Molti consiglieri di opposizione auspicavano un confronto diverso e non una semplice prova muscolare della maggioranza, vista la delicata questione.
L’esito finale, abbastanza scontato, è stato quello di una rinnovata fiducia al primo cittadino da parte della maggioranza con dieci voti a favore (la sua maggioranza), quattro contrari (la minoranza) e un astenuto (il consigliere indipendente Mistretta). Assente il consigliere Drago Calogero.