ALCAMO MARINA. Si è svolto ieri pomeriggio, intorno alle 19, presso la zona Battigia, l’incontro promosso dal Forum Civico per Alcamo, per approfondire la scoperta eccezionale, avvenuta in questi giorni, dei nidi di tartaruga Caretta caretta e Fratino sulla spiaggia di Alcamo Marina.
Al dibatti tono sono intervenuti Massimo Fundarò, Girolamo Culmone, Manuela Dara, Nino Provenza e Marcello Contento.
“Questi eventi – commenta Massimo Fundarò, ambientalista – ci aiutano ad affrontare alcune questioni ambientali. Sfatiamo un luogo comune che di Alcamo Marina non c’è nulla da fare. Questo ce lo stanno dimostrando questi due bellissimi esemplari che hanno deciso di venire a nidificare qui”. Noi da poco, come ambientalisti e ecologisti, abbiamo fatto la proposta di inserire tutto il territorio alcamese nel costituente parco delle Egadi del litorale trapanese che a breve potrebbe diventare uno dei parchi più grandi d’Europa.”
“Fino a qualche anno fa – commenta Girolamo Culmone, esperto ambientale – non erano mai state segnalate nidificazioni nella costa tirrenica da Trapani fino a Messina. Tutti i nidi, in passato, sono stati segnalati da Marsala a Siracusa. Nel 2007, mi arriva una segnalazione, dicendomi che c’era una tartaruga che nidificava a Valderice. Quella è stata la prima segnalazione assoluta, successivamente un’altra a Mondello la sera dei festeggiamenti di S.Rosalia, un’altra all’acqua dei corsari, Cefalù…e poi quest’anno la sorpresa di Alcamo Marina e sette giorni dopo a Trappeto. Questa è una conferma che il Golfo di Castellammare del Golfo è frequentemente abitato dalle tartarughe marine”.
“Dobbiamo ripensare – sottolinea Manuela Dara, Ecologa Marina – al nostro approccio con la natura e l’ambiente. Il mare inizia nelle nostre case, il mondo inizia nelle nostre case. Quando parliamo di plastica, uno degli input di inquinanti plastici arriva anche dai nostri scarichi domestici che introducono plastica nel mare (filo interdentale, dentifrici particolari ecc…). Tutti noi dobbiamo aumentare le nostre consapevolezze per cambiare totalmente rotta”.
“Il Fratino – spiega Nino Provenza, della Lipu – è una specie che frequenta da sempre il litorale, l’ultima notizia di nidificazione è stata data nel 2008, ma questi animali hanno sempre nidificato. E’ una specie che ha uno stato di conservazione precario, anche a causa di un ambio delle abitudini delle persone. Ad esempio, una volta ad Alcamo Marina, l’utilizzo della spiaggia avveniva solo nel periodo estivo. Adesso, invece, avviene durante tutto l’anno. Un’altra cosa che è cambiata è lo spianamento delle dune, ne possiamo proprio ammirare una qua di fronte.”
“Stiamo vivendo un’esperienza unica ad Alcamo Marina – commenta Marcello Contento, di Libera – questa potrebbe essere un’occasione per risvegliare una maggiore coscienza ambientale sul nostro territorio. Svegliarsi alle cinque del mattino per pattugliare e sorvegliare la spiaggia è qualcosa di gratificante. Oltre, ad Alcamo Marina, ci sono altre questioni da affrontare, penso al Monte Bonifato, Monte Inici e alla Riserva dello Zingaro, ciclicamente devastate da incendi. Chiedo ai tanti esperti, qui presenti, in campo ambientale-ecologico di guidarci a riscoprire la bellezza naturale del nostro territorio, in modo da prendercene cura con più energia e responsabilità.”