Mafia: il boss Asaro dinanzi al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sentito come teste il dott Di Gregorio
Si è svolto nella tarda mattinata di oggi in Tribunale a Palermo , l’interrogatorio da parte del Gip, giudice Claudia Rosini, del boss castellammarese Mariano Asaro, arrestato ieri dai Carabinieri nell’ambito di una indagine antimafia. Asaro, difeso dall’avvocato Donatella Buscaino, si è però avvalso della facoltà di non rispondere. Con molta probabilità all’esito della decisione del gip sulla conferma della misura cautelare, cosa che appare scontata, la difesa ricorrerà al Tribunale del riesame, per vedere annullata, questo l’ovvio intento, la misura cautelare.
Asaro è stato arrestato perchè era tornato ad avere un ruolo apicale nell’organizzazione mafiosa trapanese, e attraverso intestazioni fittizie aveva cercato di percorrere la via della costituzione di una società, la Pacecodental srl, per la gestione di un ambulatorio odontoiatrico a Paceco. Indagati in questo procedimento, proprio relativamente ai progetti imprenditoriali del boss Asaro, sono l’ex deputato Pd Paolo Ruggirello e il sindaco di Paceco Giuseppe Scarcella. Proprio ancora su questo aspetto è giunta una nota da parte del dirigente dell’Asp, dott. Francesco Di Gregorio, il cui nome compare nell’ordinanza come la persona alla quale l’on. Ruggirello si è rivolto per fare ottenere all’ambulatorio di Asaro una convenzione. Di Gregorio non solo smentisce la circostanza che l’on. Ruggirello si sia davvero a lui rivolto, ma sottolinea che per le proprie competenze assegnate certamente mai avrebbe potuto occuparsi della pratica, dirige infatti il dipartimento Servizi Igiene di Vita e non quello cui compete la responsabilità del rilascio di convenzioni e cioè il dipartimento Igiene e Sanità Pubblica.
Il dott. Di Gregorio poi smentisce qualsiasi possibile conoscenza del boss Asaro e di non essere oggetto di indagine, cosa quest’ultima della quale noi abbiamo chiaramente scritto. Nella giornata di ieri poi il dott. Di Gregorio è stato sentito come persona informata dei fatti, semplice testimone e non indagato. La prossima settimana, il 15 luglio, il gip sentirà invece le due donne destinatarie della misura cautelare dell’obbligo di dimora, e cioè Vincenza Occhipinti, cognata di Asaro, che doveva essere la intestataria della Pacecodental, e Maria Amato, moglie del boss Rocco Coppola, che avrebbe agevolato Asaro nelle procedure di costituzione della società approfittando del suo lavoro di segretaria presso lo studio notarile dove la società venne costituita. Non è escluso che nella stessa giornata venga sentito il medico sanvitese Vito Lucido, destinatario della misura cautelare dell’interdizione per un anno della professione.