“Scrigno”, processo nella fase dei testi

I giudici del Tribunale di Trapani hanno risolto le questioni preliminari. Nel dibattimento sono nove gli imputati, tra i quali l’ex deputato Paolo Ruggirello

Sono state risolte stamane dal Tribunale di Trapani, presidente giudice Daniela Troja, tutte le questioni preliminari poste da accusa, pm Gianluca De Leo, e dal nutrito collegio di difesa, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antimafia “Scrigno”, che nel marzo 2019 condusse i Carabinieri del comando provinciale a scompaginare la ricostituita cupola mafiosa del mandamento di Cosa nostra a Trapani e scoprire l’esistenza di una famiglia mafiosa sull’isola di Favignana.. Sono nove gli imputati dinanzi ai giudici trapanesi, solo alcuni degli arrestati, tra questi l’ex deputato Pd Paolo Ruggirello (posto di recente agli arresti domiciliari e frattanto indagato in una nuova indagine antimafia per i suoi rapporti con il boss Mariano Asaro, tornato in carcere), l’ex consigliere provinciale Vito Mannina, l’attuale consigliere comunale di Erice, Alessandro Manuguerra, ed ancora l’anziano boss mafioso Nino Buzzitta. Resta stralciata dal procedimento la posizione di Vito D’Angelo, che sarebbe stato il capo della cosca a Favignana, ma è una posizione destinata ad essere riunita nel procedimento principale, dove era imputato anche l’ex consigliere comunale di Trapani ed Erice Luigi Manuguerra, padre di Alessandro, deceduto improvvisamente da poco tempo. Nella udienza di oggi il collegio ha sciolto la riserva respingendo in buona sostanza le eccezioni delle difese e accogliendo la copiosa produzione documentale di sentenze fatta del pm, solo per quei pronunciamenti diventati definitivi, mentre per altre i giudici hanno ammesso la produzione delle sentenze solo per le parti che riguardano le circostanze adesso contestate. Un punto a favore dell’accusa che dalla prossima udienza del 17 settembre potrà cominciare a sentire i propri testi, cominciando dal tenente colonnello Antonio Merola, comandante del Roni dei carabinieri del comando provinciale di Trapani. Sempre nell’odierna udienza i giudici hanno individuato le intercettazioni da far trascrivere, secondo anche le indicazioni di accusa e difesa, e per farlo hanno incaricato una professionista di Palermo. Nessuno degli imputati era presente all’udienza di oggi. Per altri 18 imputati è in corso il processo con rito abbreviato dinanzi al gup di Palermo, e questo dibattimento è nella fase della discussione, la sentenza è attesa per settembre. A Palermo tra gli imputati ci sono i conclamati boss mafiosi Franco e Pietro Virga, Francesco Orlando, Carmelo Salerno. Tra i “colletti bianchi” l’ex assessora al Comune di Trapani Ivana Inferrera e suo marito l’imprenditore Ninni D’Aguanno e il prof. Franco Todaro, braccio destro dell’ex deputato Pd Paolo Ruggirello.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.