Erice, il vice sindaco “io non vado via”Intervento di Gianni Mauro, numero due della giunta Toscano. Le dimissioni degli altri assessori? “Sgarbo istituzionale”
Il vice sindaco di Erice Gianni Mauro scrive dicendo che lui non abbandonerà l’amministrazione e che con l’altro assessore rimasto in carica, Paolo Genco, percorrerà un percorso amministrativo per definire le priorità del Comune. “Io – scrive – non abbandono Erice e gli ericini”.
“I fatti accaduti, le note vicende giudiziarie, hanno imposto una profonda ed attenta riflessione in tutti noi. Anche in me che, in qualità di vicesindaco, ho avvertito un carico di responsabilità non indifferente. Ho subito pensato che fosse il caso di assumere decisioni collegiali, laddove possibile, naturalmente per il solo bene dei cittadini ericini, oltre che per evitare una paralisi amministrativa che, in fin dei conti, non fa altro che ripercuotersi proprio su di loro. Non certo per velleità personali o per volontà politiche, questo sia chiaro. Vista la complessità del momento, fare un passo indietro sarebbe stato fin troppo semplice e mi avrebbe sgravato da evidenti incombenze, non solo in termini di impegni, ma anche sotto il profilo personale”. Mauro però ha dovuto prendere atto delle dimissioni di tre assessori: “Ho avuto modo di apprendere dai social delle dimissioni degli ormai ex assessori De Vincenzi, Simonte e Spagnolo. Mi è molto dispiaciuto dover constatare quello che reputo uno sgarbo istituzionale dal momento che, secondo un preciso protocollo, tali dimissioni devono essere prima comunicate al segretario comunale e poi ufficializzate tramite i canali che più aggradano. In una situazione difficile come quella attuale, peraltro, sarebbe stato corretto preannunciarle anche al sottoscritto, non solo in termini di rispetto dei ruoli ma anche della persona: come detto sono proprio io, infatti, ad avere sulle spalle un carico di responsabilità non indifferente. Sarebbe stato giusto dunque discuterne, magari scontrarsi, e assumere decisioni univoche, non certo rendersi protagonisti di fughe in avanti, avvalendosi peraltro dei social. Probabilmente la ricerca del like è stata anche più forte del senso delle istituzioni, le stesse che si è scelto di servire quando tutto filava liscio, accettando di buon grado la nomina fiduciaria ricevuta a suo tempo dalla sindaca di Erice ed apponendo una firma che io reputo sacra”.
Il vice sindaco di Erice indica così la strada che intende percorrere col sostegno dell’assessore Genco: “Siamo mossi solo da senso di responsabilità, siamo chiamati a traghettare questa difficile situazione nei giusti binari istituzionali ed a portare a termine i più importanti compiti amministrativi, che ritengo assolutamente necessari per immaginare un futuro, come l’approvazione del bilancio, i finanziamenti in corso e le molte opere in cantiere, così da dare al Comune di Erice il corretto assetto governativo che merita. Credo sia questa la soluzione più corretta e rispettosa nei confronti dei cittadini. Certo, avremmo potuto anche noi dimetterci e ricevere qualche like utile per le future elezioni, ma sono certo che non sia stata di sicuro questa la motivazione che ha spinto gli ormai ex colleghi a compiere le proprie scelte. Anzi, sono sicuro che non si ricandideranno alle prossime consultazioni. Dal canto mio io cercherò, nel limite delle mie possibilità e nel tempo che mi sarà concesso, di consegnare a chi verrà un Comune sano e virtuoso come è attualmente Erice. La Magistratura faccia, in tutte le sue sedi, il suo corso e accerti eventuali responsabilità e manchevolezze punendo i responsabili che portano il nostro Comune alla ribalta negativa dei media regionali e nazionali. Io, insieme all’assessore Paolo Genco, farò ciò che posso per favorire le condizioni utili affinché Erice riconquisti il giusto ruolo di Borgo più bello d’Italia. È la scelta più giusta, ne sono convinto. Ne siamo convinti. Per il solo bene di Erice e degli ericini”.