Incarico nazionale per Veneziano Uil Polizia Penitenziaria: eletto il nuovo segretario nazionale, istituito l’Ufficio Studi affidato al sindacalista trapanese

È Gennarino De Fazio, calabrese, lunghissima militanza nelle file della UIL, il nuovo Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

A votarlo è stata l’Assemblea Congressuale del Sindacato riunitasi, nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitare in tema di Coronavirus, presso l’Aula Magna della Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria “Giovanni Falcone” in Roma.

De Fazio è stato eletto all’unanimità dai circa 150 delegati intervenuti in rappresentanza di tutto il territorio nazionale.

Ai lavori hanno preso parte anche il Segretario Generale e il Tesoriere della UIL, rispettivamente, Pierpaolo Bombardieri e Benedetto Attili, nonché il Segretario Generale della UIL Pubblica Amministrazione Nicola Turco; da segnalare, inoltre, l’importante contributo offerto da Enrico Matteo Ponti, della UIL Pubblica Amministrazione, e da Sergio Grisini, padre fondatore e Segretario Generale emerito della UILPA Polizia Penitenziaria.

Diversi, inoltre, gli autorevoli ospiti intervenuti.

Oltre a De Fazio, sono entrati a far parte della Segreteria Nazionale Michela Romanello, Armando Algozzino, Domenico Maldarizzi, Giuseppe Sconza e, con le funzioni di Tesoriere, Calogero Marullo.

Inoltre, la Struttura si è voluta per la prima volta dotare di Ufficio Studi, della cui presidenza è stato incaricato Gioacchino Veneziano.

Gennarino De Fazio, già reggente del Sindacato di Settore a seguito delle dimissioni del precedente Segretario intervenute nel novembre del 2018, a caldo dichiara: “Dopo poco più di due anni dal Congresso di Salerno e a due anni dalla prossima scadenza naturale, il mio compito non potrà che essere quello di garantire continuità rispetto agli indirizzi generali allora tracciati, pur guardando con attenzione alle esigenze di rinnovamento e innovazione e non nascondendo neppure l’ambizione di provare a condurre il gruppo affinché le vestigia del nostro passaggio sopravvivano ad esso. D’altronde, nel trentennale della nascita della Polizia penitenziaria, che ricorre proprio quest’anno, la riforma che vi ha dato vita è ancora incompiuta e le nostre aspirazioni contemplano anche il poter dare un contributo per favorire finalmente l’emancipazione delle donne e degli uomini del Corpo da condizionamenti e atrofie ancestrali che non ne hanno sinora permesso il definitivo decollo”.

“La UILPA Polizia Penitenziaria, con il prezioso supporto della Categoria e della Confederazione, – continua il neo eletto Segretario Generale – sin dalle prossime settimane sarà peraltro impegnata su più fronti che vanno dall’interlocuzione con i vertici delle Amministrazioni (DAP e DGMC) e con il Ministro della Giustizia, anche per ‘mettere in sicurezza’ il sistema penitenziario riquantificando le dotazioni organiche – con particolare attenzione alle proporzioni di genere – e fermando le aggressioni agli operatori, al negoziato con il Governo per il rinnovo del CCNL. Peraltro, sul tema degli organici e delle aggressioni non escludiamo di scendere in piazza sin dalle prossime settimane se non dovessero pervenire segnali incoraggianti dagli interlocutori”.

“Ma è di ogni evidenza – argomenta ancora De Fazio – che l’Amministrazione penitenziaria abbia necessità di ritrovare o, forse, individuare per la prima volta la giusta rotta che le consenta di approdare al porto indicato dai Padri costituzionali, dimostrando con i fatti e non solo con il blasone o i curricula di avere competenze, progettualità e capacità e rifuggendo da scelte estemporanee e contraddittorie che l’hanno spesso caratterizzata, pure nel recente passato. Tutto ciò, peraltro non potrà realizzarsi se non ristabilendo la centralità concreta del Corpo di polizia penitenziaria nei sistemi d’esecuzione penale e di sicurezza del Paese”

“Per questo – conclude De Fazio – avverto forte il peso della responsabilità e la gravosità dell’impegno, che tuttavia rendono la nostra mission avvincente e sono certo che, con la collaborazione di un gruppo dirigente unito e qualificato come pochi, a cui rivolgo il mio sentito ringraziamento, troveremo il modo di passare al di là di ogni ostacolo e di non tradire la fiducia che gli appartenenti alla Polizia penitenziaria continuano ad accordarci numerosissimi”.

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