Ha risposto alle domande del gip, giudice Caterina Brignone, ma non ha convinto lo stesso giudice che ha confermato la misura cautelare. L’avv. Massimo Toscano Pecorella resta quindi soggetto al divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice. La misura cautelare gli è stata applicata nell’ambito dell’indagine sul presunto abuso commesso nel rilascio di una autorizzazione, nell’estate 2018, per l’apertura di un parcheggio nella zona balneare di San Giuliano. Autorizzazione richiesta da una società che fa capo all’imprenditore Giovanni Savi. Società della quale l’avv. Toscano sarebbe stato socio occulto.
L’avv. Toscano, difeso dall’avv. Orazio Rapisarda, ha dato la sua versione dei fatti, ha negato assolutamente l’esistenza di un “patto” con la sorella, la sindaca di Erice Daniela Toscano, e che tra i due vi fossero attriti a proposito di un debito non rispettato. Ha negato poi problemi finanziari che secondo la Procura sarebbero stati all’origine della sua spasmodica attività dietro la gestione del parcheggio. Ma tutte risposte che non hanno indotto il giudice Brignone a revocare la misura cautelare. Domani toccherà alla sindaca Daniela Toscano, indagata per abuso e calunnia – reati a sostegno della misura cautelare, anche per lei applicato il divieto di dimora a Trapani ed Erice – e inoltre per diffamazione e traffico di influenze. In altro procedimento è indagata invece per falso ideologico, a proposito di un contributo concesso alla Pro Loco per organizzare una manifestazione nel rione di San Giuliano. Altro interrogatorio sempre dinanzi al gip Brignone sarà quello di Francesco Paolo Rallo, marito della sindaca, sotto inchiesta per atti persecutori nei confronti dell’imprenditore Riccardo Agliano la cui denuncia ha provocato l’indagine giudiziaria che ha colpito la prima cittadina di Erice.